Più di 30 stabilimenti dislocati in tutto il mondo, di cui due in Italia (nei quali complessivamente lavorano oltre 800 persone) capaci da soli di produrre 130 mila pallets di gelati nei primi cinque mesi del 2024. Parliamo di Froneri, una joint venture creata nel 2016 tra il gruppo inglese R&R Ice Cream e la multinazionale svizzera Nestlé, e parliamo appunto di gelati confezionati, che Froneri nel suo sito di Terni realizza sostanzialmente per le private label della GDO, mentre a Ferentino, in provincia di Frosinone, produce per il mercato estero e per i marchi propri, brand notissimi come, per citarne alcuni, Maxibon, Oreo, Coppa del Nonno e Nuii.
È a Ferentino che la partnership tra Froneri e Bosch Rexroth trova da tempo un ampio riscontro per ciò che concerne il fine linea della catena produttiva, intendendo con ciò la fase in cui i singoli gelati, già imbustati e refrigerati, vengono convogliati verso una macchina confezionatrice per essere prima inseriti all’interno dei cartoni, ed una volta sigillati, pesati ed ispezionati, trasportati fino alla zona di pallettizzazione. La collaborazione è resa esplicita da VarioFlow plus, il sistema di trasporto a catena di Bosch Rexroth, che grazie alle sue spiccate caratteristiche di modularità, versatilità e prestazioni, è in grado di trovare la soluzione più adatta per soddisfare le esigenze del cliente
“Anche relativamente alla nostra linea di produzione dei Sandwich Oreo abbiamo scelto Bosch Rexroth per trasportare i prodotti in uscita dai metal detector e le bilance verso la fardellatrice, ed a seconda del formato di produzione, movimentarli verso l’area di pallettizzazione tramite nastri trasportatori a terra ed in quota, e spirali di elevazione e discensione per effettuare i cambi di altezza”, spiega spiega Alfredo De Falco, Group Project Manager in Froneri.
Una scelta consapevole
“La scelta di Froneri è caduta su una versione a spirale verticale di Vario Flow plus ed è una decisione assunta in chiave di ottimizzazione degli spazi a disposizione e in ragione dei vincoli dati dal layout dello stabilimento”, racconta Claudio Morabito, FA End Users Sales FMCG in Bosch Rexroth L’introduzione di questa spirale nel sistema di trasporto consente di condensare tre funzioni in una. “La prima è che il prodotto, in caso di fermo delle macchine a valle, può accumularsi senza problemi, dato che la quantità di prodotto che può stazionare sul nastro è più o meno pari ad un terzo di quella totale riscontrabile nello sviluppo totale della linea di trasporto”.
“È un aspetto importante – sottolinea De Falco – perché in caso di fermo della macchina è possibile rallentare la velocità con cui la spirale fa salire il prodotto, conferendole quindi una funzione di accumulo. Per chiarezza: se la fardellatrice a valle si blocca, possiamo accumulare su questi nastri parte della produzione così da riuscire a gestire una sosta di pochi minuti (da uno a tre) in virtù dello sviluppo totale della lunghezza dei nastri”. E aggiunge: “Riuscire a fare accumulo significa che il nastro deve poter scorrere sotto il prodotto fermo senza danneggiare scritte e descrizioni riportate sulla confezione. Il basso coefficiente di abrasione del nastro di VarioFlow plus risponde a questa esigenza ed è una tra le sue più importanti peculiarità”.
“Il secondo motivo della scelta da parte di Froneri di VarioFlow plus di Bosch Rexroth verte sulla possibilità del sistema di lavorare in quota. La versatilità del nostro sistema di trasporto permette in modo semplice e affidabile di posizionare il nastro ad altezze dal pavimento (2,4 metri nel caso di Ferentino) tali da consentire il passaggio sotto di esso non solo di persone, ma anche di mezzi mobili per la movimentazione dei pallets e/o materiale vario”, continua De Falco: “VarioFlow plus consente grandi variazioni della sua velocità di esercizio, caratteristica che lo rende adattabile alla gestione di diverse tipologie di formati”.
“Ribadisco, il sistema ha una grande flessibilità che si manifesta già in sede di installazione, è una tipologia di nastri facilmente adattabile alle più diverse esigenze di layout. Inoltre, ed è un fattore di enorme rilevanza, si è rivelato solido ed affidabile nel tempo, non ha mai provocato significativi fermi della produzione a causa di malfunzionamenti. Anche questo lo ha differenziato da installazioni di altri fornitori”.
Morabito guarda al futuro, auspicando che la collaborazione tra Bosch Rexroth e Froneri possa allargarsi e riguardare nuovi fronti in materia di automazione industriale.
“Loro per noi sono clienti molto importanti e meritano un servizio da premium customer”, spiega De Falco. “La nostra intenzione è quella di fornire a Froneri soluzioni Bosch Rexroth di automazione innovative inerenti sia la parte meccanica sia l’elettronica per gli impianti produttivi. Vogliamo centrare questo obiettivo in una logica di stretta collaborazione, la stessa che contraddistingue da sempre il nostro rapporto”.
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