Cooling, una tappa centrale sulla strada della sostenibilità

Rittal

 

La tecnologia Blue e+ per il raffreddamento degli armadi elettrici incrementa notevolmente l’indice di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni, con importanti applicazioni anche nel settore alimentare. Per conoscerne meglio le potenzialità, siamo saliti a bordo dello show van con cui Rittal presenta questa e altre soluzioni di gestione del clima direttamente presso le aziende.

di Alessandro Bignami

 

Saliamo a bordo dello show van di Rittal poco prima che parta per un breve roadshow nel Nordest del Paese. Ci accolgono Gabriele Baietti, Product Manager Climate Control, insieme a Paola Morganti, Marketing Services Coordinator dell’azienda. Il van è attrezzato per la presentazione delle soluzioni per il raffreddamento degli armadi elettrici, tra cui spiccano quelle legate alla tecnologia Blue e+. La famiglia di condizionatori Blue e+, recentemente ampliata con la serie compatta Blue e+ S, è interamente prodotta nello stabilimento di Valeggio sul Mincio e punta sulla sostenibilità. Attraverso il raffreddamento ad altissima efficienza energetica permette la riduzione delle emissioni fino al 75% rispetto ai sistemi on/off: mediamente una tonnellata annuale di CO2, equivalente a quella assorbita da un faggio in 80 anni.

Gabriele Baietti, che cos’è la tecnologia di condizionamento Blue e+ e perché è in grado di aumentare l’efficienza energetica?

“La gamma Blue e+ consente di ottimizzare i consumi energetici grazie a un sistema modulare regolato ad inverter invece che con il tradizionale sistema on/off. La potenza refrigerante viene modulata sulla base dei dati di temperatura provenienti sia dall’ambiente produttivo sia dall’interno dell’armadio elettrico. Nel condizionamento, il risparmio energetico riveste un valore ancora maggiore che in altre applicazioni perché il calore generato non può essere recuperato ma finirebbe solo per essere disperso nell’aria. Oltre che sull’inverter, la nostra soluzione si basa sulla presenza di due circuiti frigoriferi, che danno la possibilità di ottenere un funzionamento passivo, misto o attivo. Il funzionamento passivo, che si ha quando le temperature dell’ambiente sono inferiori a quelle interne al quadro e a dei parametri prestabiliti, si basa su di un heat pipe che opera in pratica come uno scambiatore di calore. Nel misto, il circuito attivo e passivo funzionano in contemporanea, in presenza di una temperatura media, tipicamente intorno ai 30°C. In modalità ibrida il circuito attivo funziona, ma con portata limitata rispetto al suo pieno potenziale in quanto l’heat pipe collabora nel raggiungimento del risultato desiderato. Infine il circuito completamente attivo si utilizza con un ambiente caldo, tipicamente sopra i 35°C: in questo caso il compressore è utilizzato in modo significativo. Questo sistema ibrido, abbinato alla velocità variabile di ventilatori e compressori, incrementa notevolmente l’indice di efficienza energetica. Tutto ciò si traduce, nell’arco di un anno solare, in una riduzione tra il 70 e il 75% rispetto a un sistema on/off.

La famiglia di condizionatori con tecnologie Blue e+ si è recentemente arricchita anche di una serie di condizionatori in piccole classi di potenza – da 0,3 a 1 kW – chiamata Blue e+ S. Queste unità di climatizzazione presentano un nuovo design e funzioni intelligenti, oltre a ulteriori ottimizzazioni. Ad esempio, prevedono l’utilizzo del nuovo refrigerante R-513A che riduce il potenziale di riscaldamento globale (GWP) del 56% rispetto a altre soluzioni omologhe che impiegano il più tradizionale R-134a”.

 

Rittal

Quest’anno il van di Rittal dedicato alle soluzioni di cooling ha già toccato alcune tappe nel Nordest d’Italia. In estate continuerà il Roadshow a bordo del truck dedicato all’intera proposta tecnologica di Rittal ed Eplan

 

Il risparmio energetico è un tema cruciale per l’industria soprattutto con gli sbalzi dei prezzi che abbiamo vissuto ultimamente…

“Si tratta in realtà di una sfida complessa che non può esser vinta con un solo prodotto universale. Esistono diverse soluzioni che vanno messe in campo e calibrate di volta in volta. La refrigerazione dell’armadio elettrico è solo un pezzo del mosaico, ma è tutt’altro che banale, proprio perché, come accennavo, il suo consumo non può essere recuperato in altra forma e quindi ridurlo significa ottenere un risparmio netto in bolletta. Certo, occorre un investimento un po’ più alto all’inizio, che viene però rapidamente ammortizzato. Inoltre va da sé che, per chi deve installare o rinnovare una linea produttiva, l’acquisto del condizionatore rappresenti una voce di costo limitata rispetto all’investimento complessivo”.

Blue e+ risponde anche alle esigenze di maggiore digitalizzazione?

“Sul fronte della digitalizzazione, abbiamo integrato la soluzione Blue e+ con una connessione tramite modulo IoT per l’lndustria 4.0. Il condizionatore connesso in rete permette di controllare i consumi, il funzionamento, le eventuali anomalie, di eseguire la manutenzione predittiva, di ricevere la segnalazione di eventuali guasti anche in punti non presidiati dal personale. Il ruolo del condizionatore non va mai sottovalutato, poiché un’eventuale rottura può portare al rapido aumento della temperatura all’interno del quadro elettrico. Un problema che, grazie alla segnalazione proveniente dal sistema di controllo da remoto, può essere evitato facilmente con un primo intervento di base, a volte anche soltanto aprendo le porte dell’armadio. Abbiamo inoltre messo a disposizione l’app Rittal Smart Service, con la quale si può ottenere, tramite smartphone, i dati di ogni apparecchiatura, si può contattare direttamente il service, ordinare i pezzi di ricambio e configurare tutte le impostazioni: dalla temperatura alle soglie di allarme, fino alle notifiche dei guasti e altre ancora”.

 

Rittal

La gamma di condizionatori Blue e+ di Rittal consente di ottimizzare i consumi energetici grazie a un sistema modulare regolato ad inverter invece che con il tradizionale sistema on/off

 

Come gestite l’assistenza tecnica in Italia?

“Forniamo assistenza su tutto il territorio attraverso contratti di manutenzione che gestiamo direttamente o tramite una rete di Service Partner a livello nazionale. Stabiliamo una relazione stretta con il cliente, non limitandoci all’esecuzione di piccoli interventi di riparazione sul posto e alla sostituzione di parti di ricambio, ma seguendolo anche con controlli regolari e infine dando consulenze per il potenziamento dell’efficienza energetica”.

L’ottimizzazione dei consumi va incontro anche alla domanda di sostenibilità…

“Certo, infatti l’investimento nel nostro sistema può essere supportato non solo dagli incentivi per l’Industria 4.0, ma anche da quelli green per l’efficienza energetica. Ricordo a tal proposito che, considerando il ruolo ancora predominante delle fonti fossili nella produzione di energia elettrica, il sistema Blue e+ consente mediamente di risparmiare una tonnellata di CO2 all’anno, che equivale alle emissioni assorbite da un faggio in 80 anni. La sensibilità verso gli investimenti green, anche per ragioni di immagine, è sempre più diffusa nel nostro paese, sebbene con intensità differenti a seconda delle dimensioni delle aziende e dei settori di appartenenza. Buona parte dei condizionatori installati in Italia è ancora in modalità on/off e quindi le potenzialità per l’affermazione della tecnologia modulare Blue e+ sono notevoli”.

Quali sono le soluzioni più adatte per l’applicazione nell’industria alimentare?

“Per la filiera del food produciamo condizionatori Blue e+ in acciaio inox. La potenza frigorifera è solitamente attorno a 1,5 kW, trattandosi di ambienti produttivi dove la temperatura è ben controllata. Abbiamo poi una serie di apparecchiature HD, ovvero Hygienic Design, per esempio scambiatori di calore e connettori progettati per essere lavati anche con lancia a pressione, in particolare in contesti di ciclo aperto, dove è necessario un lavaggio continuo. Si tratta di prodotti certificati EHEDG e in grado di evitare qualsiasi residuo di acqua e polvere”.

 

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L’app Rittal Smart Service permette di ottenere, tramite smartphone, i dati di ogni condizionatore, di contattare direttamente il service, di ordinare i pezzi di ricambio e configurare tutte le impostazioni: dalla temperatura alle soglie di allarme, fino alle notifiche dei guasti

 

L’Italia è un mercato importante per i vostri condizionatori?

“Non solo il nostro paese è un grande mercato di sbocco, ma ospita, nello stabilimento di Valeggio sul Mincio in provincia di Verona, la produzione dell’intera gamma delle tecnologie Rittal per il raffreddamento. Valeggio, che impiega circa 400 persone, ha un altissimo livello di automazione e digitalizzazione ed è oggi l’unica fabbrica in Europa che realizza soluzioni per il condizionamento degli armadi elettrici. Andando poi più nello specifico, il settore del food italiano rappresenta una fetta importante del nostro fatturato industriale. L’Emilia Romagna è una delle regioni in cui siamo più presenti, per via della sua concentrazione di eccellenze produttive del comparto alimentare, in termini sia di prodotti finiti, sia di macchinari per la lavorazione. I nostri condizionatori, del resto, sono pensati per essere applicati lungo l’intera filiera del food”.

Nel 2023 il tradizionale Roadshow di Rittal toccherà altre tappe?

“Oltre al van dedicato alle soluzioni di cooling, in tour per cinque giorni nel Nordest del Paese, a luglio avremo in Italia il truck che ospita l’intera proposta di soluzioni Rittal ed Eplan. Il suo percorso è ancora in via di definizione, ma toccherà diverse città in tutto il territorio nazionale. Inoltre quest’anno abbiamo pianificato diversi eventi itineranti durante i quali presenteremo al mercato le nostre soluzioni, tool, software di progettazione, demo live e tutto ciò che può servire per migliorare la catena del valore dei nostri clienti o potenziali”.

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