Emiliana Conserve pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità

Emiliana Conserve

Emiliana Conserve, una delle più grandi aziende private del nord Italia nella produzione di derivati di pomodoro conto terzi, pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità. Una tappa importante e necessaria all’interno di un percorso di miglioramento continuo delle proprie performance ambientali, sociali e di governance (ESG). Il documento, disponibile nel sito web dell’azienda, è relativo all’esercizio 2021 (dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021). È stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2021 ed è stato sottoposto a revisione da parte di Deloitte.

Sulla base degli standard definiti dalla Global Reporting Initiative (GRI), ampiamente adottati a livello internazionale, la metodologia di rendicontazione prende il via da un’analisi di materialità che ha permesso di individuare gli aspetti più rilevanti per Emiliana Conserve e i suoi stakeholder. 

Tra di essi c’è innanzitutto la Tutela dei consumatori ed etichettatura responsabile. La filosofia di Emiliana Conserve prevede di produrre pomodoro 100% italiano, rispettando il Disciplinare di produzione integrata della Regione Emilia-Romagna e le norme contenute nella certificazione “Servizio di controllo della filiera del pomodoro italiano sostenibile”. Nel 2021 (quindi successivamente al periodo di rendicontazione del primo report di sostenibilità) quest’ultima si è evoluta nel sistema Filiera Sostenibile Certificata Emiliana 5.0, composto da cinque certificazioni ISO, a garanzia di alti standard di qualità e sostenibilità in tutta la filiera.

In merito all’ambito Emissioni in atmosfera e climate change, le emissioni dirette dell’esercizio 2021 (Scope 1) sono pari a 19.797 tCO2. Si registra quindi un aumento di circa il 22% rispetto all’esercizio 2020 che, tuttavia, risulta meno che proporzionale rispetto all’aumento della produzione, a testimonianza dell’adozione di tecnologie ad alta efficienza energetica. Stabili le emissioni indirette legate al consumo di energia elettrica (Scope 2), pari a 4.225 tCO2.  Nei prossimi esercizi l’impatto climatico dell’azienda è destinato a calare in modo netto, grazie agli investimenti già deliberati per dotare entrambi gli stabilimenti (S. Polo di Podenzano e Busseto) di nuovi impianti di concentrazione che non consumano gas naturale.

“Questo bilancio di sostenibilità è la prima tappa del percorso con cui ci impegniamo a comunicare le nostre iniziative legate alle tematiche ambientali, sociali e di governance. Scattare questa fotografia dell’esercizio 2021, che potremmo ritenere come il ‘momento zero’, è fondamentale per poter rendicontare in modo dettagliato i risultati che raggiungeremo nel tempo, anche in virtù di importanti investimenti già approvati dal CdA”, dichiara l’amministratore delegato Gian Mario Bosoni. “Si colloca all’interno di questa strategia la recente emissione del prestito obbligazionario del valore di 8 milioni di euro, sottoscritto da Unicredit, che prevede il rispetto sia di covenants economico-finanziari, sia di parametri legati alla sostenibilità”.

Emiliana Conserve
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