Aziende chimiche/farmaceutiche e alimentari hanno continuato a produrre anche durante il lockdown grazie al supporto di E.ON: sono aziende energivore, molte delle quali utilizzano per i loro processi produttivi energia termica e calore prodotti da impianti di cogenerazione. Per questo oggi più che mai il servizio di gestione da remoto degli impianti è fondamentale: per dare continuità alla produzione, mantenendo inalterati i parametri di efficienza, risparmi economici e sostenibilità tipici di un impianto di cogenerazione.
Il servizio di cogenerazione fornito da E.ON in modalità ESCo garantisce assenza di rischi derivanti dalla proprietà e dalla gestione dell’impianto quali minori prestazioni, minor produzione e minori rendimenti anche in situazioni di limitata mobilità fisica e distanziamento sociale come quello appena trascorso. Parte integrante dell’offerta è il servizio di gestione e ottimizzazione degli impianti, gestito da remoto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fondamentale per mantenere l’operatività. Tutti gli impianti sono collegati ad una unica centrale presidiata da personale autorizzato e messo in condizioni di lavorare in sicurezza. In caso di emergenza tecnici specialisti intervengono da remoto tramite un’applicazione sviluppata da E.ON e operativa con connessione mobile, risolvendo il problema nella maggior parte dei casi. Qualora sia necessario un intervento diretto sull’impianto personale tecnico specialistico dislocato sul territorio è in grado di intervenire, in sicurezza, entro un’ora e mezzo dalla richiesta. In questo modo è garantito che l’impianto rimarrà sempre attivo.
Il sistema E.ON per l’ottimizzazione del regime di operatività dell’impianto
Elemento fondamentale per la gestione del servizio è il sistema di ottimizzazione del regime di operatività dell’impiantobasato su un algoritmo proprietario E.ON, che analizza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, i dati di funzionalità: produzione di elettricità, di energia termica e/o energia frigorifera, mettendola in relazione con le richieste dello stabilimento, con le previsioni meteo. In un ciclo produttivo il fabbisogno di elettricità, di calore e/o di freddo non è costante, ma varia nel tempo: per questo è necessario, oltre al monitoraggio dei consumi, le previsioni di fabbisogno di energia elettrica e termica nei giorni successivi, possibili attraverso sistemi di calcolo predittivo, che analizzano i profili storici di consumo. La capacità di monitorare e gestire da remoto la correlazione fra produzione dei singoli vettori energetici e il fabbisogno puntuale e futuro dello stabilimento garantisce che l’impianto soddisfi in ogni momento le esigenze produttive garantendo sempre una gestionale ottimale dell’impianto. Il monitoraggio continuo dei dati da remoto e l’analisi dei dati per la caratterizzazione dei consumi hanno permesso di realizzare “extra-saving” di almeno il 10% per oltre l’80% dei clienti E.ON.
Le aziende che hanno scelto la cogenerazione E.ON come servizio sono tutte operative nonostante le difficoltà attraversate durante il lockdown: fra queste rientrano, ad esempio Guala Closures, con un impianto da 2 MW, e Granarolo, con impianti nei principali stabilimenti.
Guala Closures e Granarolo: esempi di stabilimenti con impianti di cogenerazione gestiti da remoto da E.ON
Guala Closures Group è una multinazionale che produce chiusure speciali per superalcolici, vino, olio e aceto, acqua e bevande e farmaceutici. L’impianto dello stabilimento di Spinetta Marengo è basato su un motore di cogenerazione ad alto rendimento da 2 MW e un assorbitore da 1,2 MW per la produzione di freddo. L’impianto è operativo 7.810 ore in un anno e produce circa 13 GWhe/anno, coprendo il 76% delle esigenze dello stabilimento. Da un punto di vista termico, la produzione è di 1,3 GWht/anno di acqua calda per riscaldamento e 4,9 GWht/anno di acqua calda per l’assorbitore che produce 3,4 GWf/anno di acqua fredda coprendo l’85% delle esigenze di calore e il 93% delle esigenze di freddo. Considerando l’impatto su un decennio, la riduzione delle emissioni equivale alla quantità di CO2 che verrebbe assorbita da 4.688 alberi durante la loro vita utile.
Gli impianti di cogenerazione contrattualizzati da E.ON per Granarolo si trovano negli stabilimenti produttivi di stabilimenti di Bologna, di Soliera, di Pasturago di Vernate, di Gioia del Colle e di Usmate. Nello stabilimento di Bologna, dedicato alla produzione di latte fresco, latte Extended Shelf Life, formaggi freschi e panna, è in funzione una centrale a cogenerazione basata su tre unità da 1,2 MWe ciascuna. Si occupa invece di prodotti vegetali, speciali e per l’infanzia, oltre che di latte a lunga conservazione ed ESL, lo stabilimento di Soliera, in provincia di Modena, alimentato da una centrale di cogenerazione con un motore MWM da 2 MWe. A Pasturago si producono latte fresco, a lunga conservazione, dessert e yogurt per tutti i marchi del gruppo (Yomo, Granarolo), con un impianto basato su un motore da 3,3 MWe alloggiato in container. A Gioia del Colle l’unità di cogenerazione utilizza un motore da 1,0 MWe in container a servizio della produzione di latte fresco e a lunga conservazione a marchio Granarolo e Perla. Infine, lo stabilimento di Usmate Velate utilizza un motore Jenbacher da 3.3 MWe a servizio dei processi produttivi per formaggi freschi e snack al formaggio.