Ridurre i rischi per salute e ambiente legati all’utilizzo sempre più diffuso di materiali di sintesi, come plastiche e sostanze chimiche. È l’obiettivo del progetto FHERITALE (Food, Health and Environment Research Infrastructures to Tackle Emerging Priorities) finanziato dall’Unione europea (HEu INFRA-2023-DEV-01), cui partecipano le infrastrutture di ricerca Metrofood-RI, coordinata da ENEA, il Consorzio Interuniversitario Risonanze Magnetiche di Metallo Proteine (CIRMMP) dell’Università degli Studi di Firenze (coordinatore), INSTRUCT-ERIC, AnaEE ERIC e EIRENE.
Il progetto si focalizza sullo studio di diverse tipologie di materiali, tra cui quelli plastici utilizzati per la conservazione degli alimenti, come il polietilene e il polipropilene, impiegati per realizzare imballaggi di cibo e bevande, ma anche per produrre contenitori monouso come vaschette, piatti e bicchieri. Tra le priorità finora individuate, infatti, emergono micro e nano-plastiche, bioplastiche, particelle metalliche e ossidi di metalli, e gli additivi per i materiali plastici.
Nell’ambito del progetto viene adottato un approccio sistematico alla definizione, sviluppo e integrazione di servizi a disposizione delle infrastrutture di ricerca europee. Attraverso il coinvolgimento attivo e sinergico di tali infrastrutture e l’integrazione di competenze e risorse provenienti da una vasta gamma di discipline scientifiche, il progetto indagherà le conseguenze dell’utilizzo diffuso di questi materiali sintetici artificiali e le implicazioni della loro interazione con ambiente e uomo.
L’esposizione a tali materiali può verificarsi, infatti, sia a seguito del loro utilizzo previsto (come nel caso degli imballaggi alimentari) o anche alla fine del loro ciclo di vita (ad esempio, in seguito all’usura della plastica).
Approccio One Health per la salute ambientale, animale e umana
L’approccio multidisciplinare dello studio si propone di favorire una comprensione più completa degli impatti dei materiali studiati, ma ne aumenta anche l’accessibilità, consentendo a un numero più ampio di utenti di accedere alle tecnologie e alle risorse necessarie per condurre le proprie indagini.
“In tal senso, FHERITALE rappresenta uno dei primi passi concreti verso l’applicazione pratica dell’approccio “One Health” che mira a vedere come un unicum la salute ambientale, animale e umana e a integrare “ricerca” e “azioni” in queste importanti aree per affrontare sfide globali”, evidenzia Claudia Zoani, ricercatrice della Divisione ENEA Sistemi agroalimentari sostenibili e coordinatrice di Metrofood-RI.
Il progetto si inserisce nell’ambito delle attività condotte da ENEA per il coordinamento dell’Infrastruttura di Ricerca METROFOOD-RI, finanziata dal progetto Horizon Europe Metrofood-EPI, e del suo nodo nazionale Metrofood-IT, finanziato in ambito PNRR. Oltre a ENEA, partecipano a FHERITALE per Metrofood-RI, le istituzioni di ricerca Sciensano (Belgio) e National Research and Development Institute for Food Bioresources – IBA (Romania).