Dal “cioccolato non cioccolato” ai sistemi di prevenzione contro lo stress idrico, l’Acceleratore FoodSeed, l’iniziativa di CDP Venture Capital, Fondazione Cariverona, UniCredit ed Eatable Adventures e con il contributo di primari partner di settore, presenta i sette progetti Made in Italy che mettono in primo piano la sostenibilità, la tecnologia e l’etica.
Sono 7 le startup italiane selezionate per la 1^ edizione dell’Acceleratore FoodSeed, il programma incentrato su tecnologie innovative per l’alimentazione, parte della Rete Nazionale CDP Venture Capital. FoodSeed è stato lanciato a marzo 2023 per promuovere l’eccellenza e l’innovazione nell’industria agroalimentare italiana, con il sostegno di partner promotori e co-investitori quali Fondazione Cariverona, UniCredit e Eatable Adventures, tra i principali acceleratori foodtech su scala globale, con il contributo dei corporate partner Amadori, Cattolica Business Unit di Generali Italia, Axxelera, Veronafiere e il partner scientifico Università degli Studi di Verona.
Le 7 startup selezionate, dopo uno screening su oltre 250 candidature, presentano soluzioni concrete alle principali sfide che colpiscono l’industria alimentare, sia a livello nazionale che globale. I progetti, presentati il 13 novembre a Verona in occasione del DemoDay, sono pronti a portare sul mercato soluzioni a forte impatto positivo sui comparti FoodTech e Agritech italiani: dal “cioccolato non cioccolato” ai sistemi di prevenzione contro lo stress idrico, passando per la fermentazione avanzata tramite onde sonore e la creazione di prodotti biologici in grado di estendere la shelf life dei prodotti.
Le startup hanno ricevuto ciascuna un investimento iniziale di 170 mila euro – con possibilità di incremento fino a ulteriori 500mila euro per le più performanti – e hanno beneficiato di un percorso di accelerazione di 6 mesi per consolidare la propria proposta imprenditoriale.
L’acceleratore offre infatti un programma di coaching e mentoring che supporta le startup nel costruire relazioni e opportunità di networking in un’ottica di Open Innovation, per favorire la collaborazione di queste nuove imprese con le realtà tradizionali esistenti, facilitando la ricerca di investitori che credono nell’importanza dell’innovazione per affrontare le sfide cruciali in termini di sostenibilità nel settore alimentare, cuore pulsante dell’economia italiana.
- Foreverland: il cioccolato del futuro sulle tavole degli italiani
Nata dall’intuizione di quattro giovani ragazzi, Foreverland porta sul mercato un prodotto rivoluzionario, alternativo, sostenibile e Made in Italy: il cioccolato senza cacao. Una soluzione per un settore che sta mettendo a dura prova il nostro Pianeta tra deforestazione, stress idrico, inquinamento per emissioni di carbonio e per consumo di CO2 e sfruttamento di oltre 1,5 milioni di bambini.
- Per il benessere del pascolo? Regrowth e il monitoraggio da remoto degli allevamenti
La mancanza di strumenti adeguati da parte delle aziende per la gestione degli allevamenti estensivi e l’insufficienza dei prodotti disponibili, ha portato alla luce Regrowth. Direttamente da Teramo arriva uno strumento di PLF (Precision Livestock Farming) per le aziende di produzione estensiva che consente ai contadini di monitorare da remoto la propria fattoria. Regrowth propone un sistema in grado di ridurre di circa il 60% le perdite di animali grazie a un’identificazione precoce delle malattie.
- Stress idrico e spreco d’acqua: ci pensa Soonapse
Tra cambiamento climatico, spreco d’acqua e assenza di mezzi innovativi che aiutino i contadini a comprendere lo stato di salute del suolo, il settore agricolo chiama aiuto. Soonapse, startup romana, ha sviluppato il primo Decision Support System (DSS) progettato specificamente per l’IoT. Un sistema AI Dual in grado di interpretare il cambiamento climatico e fornire previsioni con un’accuratezza del 99% consentendo agli agricoltori di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e non solo.
- Un olio ozonizzato per un’agricoltura più sostenibile: la proposta di Agreen Biosolutions
Entro il 2030, le normative italiane (Piano Nazionale di Azione) ed europee (from Farm to Fork) ridurranno del 50% l’uso di pesticidi chimici e aumenteranno del 60% la superficie agricola coltivata con strumenti biologici rispetto a oggi. Purtroppo, il mercato non offre un numero sufficiente di prodotti in grado di proteggere le piante e replicare i comuni fitosanitari, sia in termini di efficacia che di costi.
- From farm to Fork: Trusty a favore della trasparenza sulla tracciabilità dei prodotti
Per garantire trasparenza sulla catena di approvvigionamento alimentare, Trusty propone servizi di tracciabilità industriale in ambito ambientale, sociale e di corporate governance. La startup di Pescara ha sviluppato una piattaforma basata su blockchain, con una dashboard personalizzabile per ogni industria. Il sistema può essere utilizzato anche per integrare le informazioni provenienti dalle autorità ed emettere certificazioni di tracciabilità. Trusty segue l’intero ciclo di vita dei prodotti alimentari, from Farm to Fork, fornendo agli stakeholder della filiera informazioni affidabili e accurate sull’origine, la qualità e la sicurezza dei prodotti.
- Per aumentare la shelf life dei prodotti, AgreeNET
Contro lo spreco alimentare – uno dei maggiori problemi della catena alimentare – a tutela delle nostre materie prime e a sostegno dell’export italiano che pesa enormemente sul PIL nazionale, AgreeNET propone un materiale innovativo a base biologica e biodegradabile per l’imballaggio alimentare. AgreeNET ha ideato un POD da inserire all’interno del packaging dei prodotti: grazie alle sostanze naturali che emette – componenti funzionali normalmente prodotte dalle piante per proteggersi da microrganismi patogeni – il POD è in grado di allungare la shelf life dei prodotti anche di 20 giorni aiutando così i produttori alimentari a risolvere o a limitare il problema dello spreco alimentare.
- Fermentazione avanzata grazie alle onde sonore
E se la terapia del suono diventasse utile anche per il comparto industriale? L’intuizione arriva direttamente da Perugia: Hypesound, la startup scelta dal programma di accelerazione ha sviluppato So’Sweep, un dispositivo che riproduce onde sonore per la fermentazione avanzata, in grado di accelerare la crescita dei microrganismi, aumentandone la produzione fino al 300%, riducendo tempi e costi. Al momento, Hypesound si sta concentrando nell’ottimizzazione della produzione di alghe, in particolare in Spirulina e Chlorella, ma le applicazioni della tecnologia coinvolgono l’intero settore delle biotecnologie.