Interpack torna a plasmare il futuro del packaging

Interpack

 

Dopo il lungo stop per la pandemia, la fiera ospiterà a Düsseldorf oltre 2.700 espositori in tutti i 18 padiglioni. La tecnologia made in Italy sarà una grande protagonista, con una rappresentanza inferiore solo alla Germania.

a cura di Alessandro Bignami

 

Ci sarà ancora una volta tanta Italia a Interpack, la più grande mostra internazionale per l’industria del packaging, che torna a riempire i padiglioni di Düsseldorf, dal 4 al 10 maggio 2023, dopo ben sei anni, essendo saltata l’edizione del 2020 per la pandemia. Sarà infatti seconda solo a quella tedesca, e non di molto, la presenza degli espositori italiani, 408 rispetto ai 550 dei padroni di casa. Il settore è in fermento alla vigilia in di un appuntamento che prefigura grandi numeri: circa 2700 espositori distribuiti su 18 padiglioni, per una superficie complessiva pari a 37 campi di calcio. Si punta dunque alla continuità con il 2017, quando gli espositori furono 2866 per 55 paesi e i visitatori 170.899 da 169 paesi.

A presentare la fiera a Milano c’erano Thomas Dohse, direttore di Interpack, e Richard Clemens, managing director della VDMA, l’associazione della meccanica tedesca che è partner della manifestazione. “Per comprendere l’importanza della partecipazione italiana basti pensare che l’azienda di maggiori dimensioni che espone in fiera è il gruppo IMA”, ha detto Dohse ai giornalisti della stampa tecnica. Richard Clemens ha rivendicato la scelta di questi anni di non ricorrere alle fiere virtuali: “Avremmo potuto seguire quel trend ottimizzando i costi, ma non era la nostra strada. Gli uomini sono esseri sociali e l’incontro di persona nel corso di una fiera è insostituibile”. Il Covid ha cambiato molte dinamiche e accelerato i cambiamenti, ha dichiarato Clemens. “Per il packaging sembravano aprirsi scenari di crisi, per i problemi sulle catene di fornitura, causati dalla carenza di componenti e di materiali, e soprattutto per l’affermarsi di una ideologia contraria agli imballaggi. Durante la pandemia è stata invece riscoperta l’importanza del packaging nel mantenere le condizioni igienico sanitarie del prodotto, soprattutto se alimentare. Un’altra forte spinta è arrivata dall’imballaggio dei prodotti disinfettanti. Ora l’attenzione è rivolta alle nuove direttive della Comunità europea, ma il settore mostra vitalità. È importante che i paesi europei adottino una strategia comune per affrontare la concorrenza globale. Teniamo presente che Germania e Italia sono i maggiori costruttori al mondo di macchine per il packaging”.

 

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I trend: connettività, sicurezza e sostenibilità

Interpack attira l’attenzione sui più importanti trend del momento, connettività, sicurezza e sostenibilità, e sull’impatto che avranno sul futuro di un settore in continuo mutamento come quello del packaging. “Condizioni come la carenza di risorse, le interruzioni e i ritardi lungo la supply chain rappresentano un’importante sfida per il settore, ma allo stesso tempo la domanda crescente, le nuove tecnologie e una maggiore consapevolezza sul tema della sostenibilità ci offrono la possibilità di fare grandi passi in avanti”, ha sostenuto Thomas Dohse. “Interpack è lo spazio in cui si plasma il futuro del settore a livello internazionale”.

All’interno di Interpack 2023, gli ospiti e i visitatori del settore alimentare troveranno tutti gli espositori raccolti in un’unica area. Lo stesso varrà per il settore bevande, dolciumi, prodotti da forno, per quello farmaceutico, cosmetico, non-alimentare e dei prodotti industriali.

Un’organizzazione precisa e attenta, resa possibile da un nuovo concept alla base dei padiglioni espositi che verrà implementato per la prima volta. Le altre sezioni, nello specifico materiali e prodotti per l’imballaggio, macchinari per etichette e timbri, produzione dei materiali di imballaggio e soluzioni con stampa integrata, sono raccolte a loro volta in un’area dedicata.

Interpack rappresenta una fonte di stimolo per concetti e visioni innovativi, e li sostiene con un programma in continua espansione. Sono previsti diversi dibattiti specialistici e iniziative, ad esempio le giornate a tema, che permettono ai visitatori di ricevere e raccogliere solo le informazioni per loro rilevanti. La nuova edizione si concentrerà soprattutto su quattro aree: economia circolare, gestione risorse, tecnologie digitali e sicurezza dei prodotti. Ma Interpack non si limita agli spazi della fiera. La piattaforma per la comunicazione digitale Tightly Packed è in continuo aggiornamento perfornire informazioni accurate su nuovi sviluppi, best practice e trend di settore. Il settore del food è tra quelli che riscuotono maggiore interesse tra i visitatori di Interpack. La richiesta internazionale di cibo confezionato è in crescita. Nei mercati più saturi, e con il maggiore potere di acquisto, una tendenza verso il consumo consapevole ha spinto gli acquirenti verso prodotti sostenibili, locali, organici e derivanti da un commercio equo, e questo vale anche per il packaging. Insieme alle nuove sfide poste dalla gestione energetica e dall’impegno a preservare le risorse, ciò ha innescato un processo di trasformazione nel settore. Le stesse osservazioni possono essere applicate al packaging di bevande e prodotti non alimentari. Gli espositori per queste tre categorie sono raccolti nei padiglioni 5 e 6, oltre che 11 e 14. Nelle stesse aree saranno esposte soluzioni specifiche per l’imballaggio di prodotti industriali, categoria che interessa circa il 20% dei visitatori di Interpack.

 

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A Interpack, dal 4 al 10 maggio 2023, esporranno circa 2700 aziende distribuite in tutti i 18 padiglioni di Messe Düsseldorf, per una superficie complessiva pari a 37 campi di calcio

A partire dal padiglione 5, il focus è innanzitutto sul settore food, con nomi importanti quali Multivac Sepp Haggenmüller, Ulma Packaging, Weber Maschinenbau e Fuji Machinery. Nel padiglione 6, invece, realtà come Fawema, Coesia, Syntegon Technology o Duravant presenteranno le innovazioni applicabili ai processi di lavorazione e imballaggio.

Dal padiglione 14, in un percorso a cerchio, saranno ospitati nomi come Omori Machinery, Mettler-Toledo (padiglione 11), Extend Great International, Rovema and Haver & Boecker (12), KHS, Krones, Aetna Group, Sidel e ProMach (13), e infine Gerhard Schubert Verpackungsmaschinen, Ishida Europe Limited, Loesch-Hastamat e tna Solutions (14). Il padiglione 13, inoltre, sarà al centro di un approfondimento sui processi di imbottigliamento e imballaggio per il settore delle bevande.

 

 

Credits delle foto: Messe Düsseldorf, Constanze Tillmann

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