Haitian MM Italy porta la plastica nell’era 5.0

HMMI Mecspe 2025 Zeres Mars

Le competenze tecniche, la capacità di porsi come referente unico per ogni fase della commessa, la diversificazione dei mercati di sbocco. Così il distributore italiano esclusivo per le presse a iniezione Haitian segna ancora il maggior numero di installazioni del Gruppo cinese in Europa e affronta le attuali sfide con ottimismo e slancio verso il futuro.

 

di Alessandro Bignami ed Eva De Vecchis

 

Il 2025 si presenta come un anno non privo di incertezze, ma anche ricco di opportunità per Haitian MM Italy, distributore esclusivo dei prodotti Haitian e Zhafir in Italia e Romania, specializzato nella vendita, distribuzione e assistenza di presse a iniezione per termoplastici. La sede di Brescia consente all’azienda di gestire in modo efficiente tutte le attività su una superficie di 4.000 m²: dai meeting commerciali allo stoccaggio delle presse, fino agli interventi di assemblaggio e personalizzazione delle macchine in consegna, comprese le tecnologie per la pressofusione.

Se il 2024 si è chiuso con un balzo in avanti nonostante il clima di instabilità economica, l’anno in corso si è aperto con scenari ancora difficili da prevedere, come ci ha spiegato Davide Bonfadini, CEO di Haitian MM Italy. Fra le certezze restano però le grandi competenze tecniche e l’approccio a 360 gradi dell’azienda, capace di gestire tutte le fasi della commessa, supportando i clienti nell’adozione di soluzioni conformi agli incentivi per la transizione tecnologica. Caratteristiche che da tempo conferiscono ad Haitian MM Italy la leadership nel mercato europeo di Haitian International. Così l’azienda guidata da Bonfadini contribuisce all’evoluzione di un settore chiamato ad affrontare uno scenario internazionale sempre più competitivo, ma anche a cogliere le opportunità offerte dall’Industria 5.0.

 

HMMI Mecspe 2025

Davide Bonfadini, a capo di Haitian MM Italy.
In apertura: Le presse Zeres V (prima a siniastra) e Mars V saranno esposte a Mecspe 2025 a Bologna

 

Davide Bonfadini, come si è chiuso il 2024 e quali prospettive vede per il 2025?

“Il 2024 è stato un anno altalenante: partito con lentezza, si è concluso in positivo. Facendo un passo indietro, a settembre 2023 il Governo avrebbe dovuto varare il nuovo decreto 5.0 a sostegno degli investimenti delle aziende in beni strumentali. La sua attuazione ha però tardato fino all’estate del 2024, dopodiché sia le imprese già orientate verso il modello 5.0 sia quelle che cominciavano ad approcciarlo hanno deciso di aumentare gli investimenti, riportando in positivo un’annata che pareva inizialmente in flessione. Anche noi, tra settembre e dicembre, abbiamo incrementato significativamente le installazioni sul mercato, superando le 230 macchine del 2023 e raggiungendo le 250 unità.

Il 2025 è iniziato sull’onda positiva della fine dell’anno scorso e ci fa guardare avanti con positività. Ciò non sgombra le incertezze che gravano sui prossimi mesi, data la fragilità del contesto internazionale segnato da conflitti e tensioni commerciali. Noi comunque continuiamo a fare la nostra parte, in attesa che le condizioni economiche generali girino al positivo. Sono cicli che da sempre si alternano, l’importante è essere pronti quando la crescita sarà più consistente. Un altro nostro punto di forza è la diversificazione: non abbiamo un settore dominante nelle vendite, ma operiamo in molteplici ambiti: il bianco, l’imballaggio, gli articoli per la casa, l’edile, il medicale, i prodotti in silicone liquido.

Questa varietà ci permette di avere una clientela ampia, compreso il settore automotive. Il suo attuale rallentamento in Europa non ci ha disturbato particolarmente. Per la verità in Italia l’automotive non era più trainante già da tempo, per questo negli ultimi anni abbiamo mantenuto alcune applicazioni di nicchia, a fronte di una crescente diversificazione in filiere estranee a quella dell’auto”.

 

HMMI sede Brescia

Interno della Haitian MM Italy a Brescia

 

La percentuale di vendita delle presse elettriche è in aumento rispetto alle idrauliche?

“Nel biennio 2022-2023 si era registrata un’impennata dei modelli elettrici. Poi nel gennaio 2024 abbiamo dato vita a una svolta con il lancio della Generazione V, introducendo un significativo step up tecnologico su tutta la gamma di macchinari: dall’elettrico all’idraulica, come la Jupiter con chiusura a 2 piani. L’ottimizzazione ha portato a un miglioramento delle prestazioni e a un notevole risparmio energetico, permettendoci di offrire macchinari più evoluti con performance avanzate a un prezzo competitivo, anche rispetto alle versioni completamente elettriche.

Questo sviluppo ha favorito un incremento delle vendite di macchine idrauliche, riportandoci nel 2024 a una suddivisione equilibrata tra idraulico ed elettrico (50% e 50%), grazie anche a consumi ormai molto simili fra le due tipologie. Con questo salto tecnologico siamo riusciti, almeno in parte, ad arginare la concorrenza cinese, sempre più presente sul mercato”.

 

Vi aspettate un po’ di spinta dalla transizione 5.0, che valorizza il risparmio energetico, ovvero un punto di forza delle vostre macchine?

“Sì, anche se al momento il 5.0 si sta dimostrando non accessibile a tutti. Alcuni clienti faticano ancora ad adottare questo nuovo modello industriale, e non tutte le aziende sono abbastanza strutturate o motivate per affrontare le complessità burocratiche necessarie a ottenere il finanziamento. Rispetto all’Industria 4.0, l’impatto del 5.0 appare meno dirompente, proprio perché l’approccio richiesto è più impegnativo. Un altro aspetto che preoccupa i clienti riguarda il recupero fiscale: mentre con il 4.0 la quota recuperabile veniva comunicata in anticipo, con il 5.0 si conosce l’effettiva entità solo a pratica conclusa. Questo fattore, unito alla struttura del tessuto industriale italiano, composto tipicamente da aziende medio-piccole, porta molte realtà a restare sul modello 4.0 o sulla Nuova Sabatini, evitando rischi economici difficili da sostenere”.

 

Quali macchinari porterete a Mecspe 2025?

“Porteremo sicuramente quattro presse. Una della divisione Die Casting di Haitian sarà collocata nell’area dedicata alla pressofusione, mentre un’altra macchina elettrica per lo stampaggio a iniezione, dotata di uno stampo speciale per bicomponenti, verrà presentata presso un’isola tecnologica allestita nella piazza TMP (l’associazione italiana Tecnici Materie Plastiche, ndr). Infine, riporteremo al centro dell’attenzione la nostra Generazione V, con una pressa ibrida serie Zeres V e una pressa servoidraulica serie Mars V.

 

HMMI Zeres

Pressa Zhafir Zeres per il settore medicale

 

Generazione V: velocità e funzioni intelligenti

La generazione V consente risparmi d’energia nell’ordine del 20-40% rispetto alla generazione precedente ed è molto più compatta in termini di superficie occupata.
Servo-azionamento ad alta risposta, la CPU di ultima generazione ed il nuovo pannello operatore garantiscono prestazioni eccellenti.
Le macchine Haitian sono complete di funzioni intelligenti come standard: massimizzano il potenziale della pressa, riducono i costi ed aumentano l’efficienza per una produzione intelligente ed orientata al futuro.

 

Mars Serie V

La serie Haitian Mars, la macchina servo-idraulica a ginocchiera più venduta al mondo con oltre 410.000 unità in funzione, rappresenta lo standard per eccellenza nello stampaggio a iniezione.

Con un risparmio energetico medio del 20-40% rispetto alla già efficiente generazione precedente, la Mars V dimostra come le macchine Haitian possano aiutare i produttori a ridurre i costi operativi mantenendo alta la qualità.

La rigidità della struttura dei piani e della testa di reazione è stata incrementata così come il disegn dei piani aggiornato per una distribuzione uniforme della forza di chiusura.

La carica elettrica è installata come standard con conseguente miglioramento della velocità di plastificazione e riduzione dei consumi. Touch screen da 12,1 o 15,6 pollici: la più recente tecnologia di controllo KEBA offre un’esperienza intuitiva e reattiva, migliorando l’interazione.

 

Zhafir Zeres Serie V

Il modello Zhafir Zeres V, tra i più popolari in Europa, è progettato per garantire alta flessibilità e precisione.
La pressa elettrica, con soluzioni idrauliche mirate (estrazione centrale e accostamento carro) offre precisione e ripetibilità massime.

Haitian dispone di un’integrazione flessibile per la produzione automatizzata, compatibile con tutte le interfacce Euromap e connettività aperta con i sistemi MES.

I dispositivi periferici possono essere completamente integrati nel nuovo controller di 5ª generazione. Grazie al monitoraggio in tempo reale e all’ottimizzazione dei processi, la Zeres V dimostra come le macchine Haitian migliorino sia l’efficienza produttiva che la qualità dei prodotti.

 

Zhafir Zeres Serie V con pacchetto medicale

La macchina Zhafir Zeres V con idraulica integrata è disponibile anche in versione medicale, rispondendo alla crescente domanda di applicazioni ad alta precisione nel settore medico.

Diversi gli optional installati per rispondere ai requisiti del settore: Pressa completamente di color bianco con vernice antistatica; tramoggia in acciaio inox; Piano mobile scorrevole su guide prismatiche per garantire massima pulizia in zona stampo; Coperture supplementari in acciaio inox ai lati del piano mobile per migliorare “isolamento” zona stampo; Basamento rialzato di 100 mm per facilitare le operazioni di pulizia.

Questa soluzione sottolinea l’impegno di Haitian nel fornire macchine in grado di soddisfare i rigorosi requisiti normativi e le elevate esigenze dell’industria medica, garantendo al contempo flessibilità e facilità di integrazione nei sistemi di produzione esistenti.

 

HMMI sede Brescia

Esterno della Sede Haitian MM Italy a Brescia

Share Post