FB Balzanelli crede nelle capacità, al di là del genere

sede FB Balzanelli

 

 

In un comparto a prevalenza maschile è ancora importante, soprattutto per le donne, dimostrare il proprio talento. Un approccio che FB Balzanelli vuole valorizzare puntando sulla meritocrazia: elemento fondamentale per la buona crescita aziendale.

 

di Eva De Vecchis

 

FB Balzanelli offre da 25 anni un’ampia gamma di avvolgitori automatici e semiautomatici. L’azienda è oggi molto apprezzata dai produttori di tubi grazie alle sue soluzioni automatiche per l’imballaggio, e grazie ai suoi sistemi di pallettizzazione automatica che possono servire più di una linea. In tutti questi anni FB Balzanelli non ha mai perso di vista la propria mission: tecnologia, innovazione, qualità ed eccellenza nel servizio al cliente, caratteristiche che definiscono un’azienda moderna e dinamica in costante crescita, dotata di un elevato know-how.

Eppure, i progetti in via di sviluppo sono ancora molti, non solo per quanto riguarda la gamma di prodotti ma anche sul versante della parità di genere: un tema caro a Emanuela Balzanelli, Direttore Risorse Umane e Responsabile Public Relations di FB Balzanelli che crede nel valore delle capacità individuali che, ancora oggi, non vengono riconosciute a molte donne del settore plastico e non solo.

 

Emanuela Balzanelli

Emanuela Balzanelli, Direttore Risorse Umane e Responsabile Public Relations di FB Balzanelli
La sede di FB Balzanelli a Schieppe di Terre Roveresche (PU)

 

Emanuela Balzanelli, l’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica connesse allo scenario di guerra, sono tutti fattori che hanno influenzato il comparto plastico. Come è stato il 2023 per FB Balzanelli e, più in generale, per il comparto dell’imballaggio e della pallettizzazione?

“Il 2023 è stato un anno complicato dal punto di vista delle consegne della componentistica e dell’aumento delle materie prime, anche se in netto miglioramento rispetto al 2022. Avendo fatto grossi accordi di fornitura già nel corso del 2020, siamo riusciti comunque a gestire le varie difficoltà e, in parte, a contenere l’aumento dei costi. Finanziariamente è stato uno sforzo per la nostra azienda, avendo visto aumentare in maniera considerevole il valore del magazzino, ma contiamo di vederne i frutti nel corso del 2024 e del 2025”.

 

Quali invece le prospettive dell’azienda e del settore per il 2024?

“Le prospettive sono positive e siamo fiduciosi che avremo un grande triennio, anche se rispetto al passato, predomina un’incertezza generale del settore. I progetti in corso sono sicuramente tanti e crediamo di riuscire a concretizzarne una buona parte”.

 

Nonostante le difficoltà accennate sopra, l’andamento positivo del comparto formato dalle industrie del settore plastico si stabilizzerà oppure si invertirà nel prossimo futuro?

“È difficile che il settore continui a crescere secondo noi: potrebbe avere un leggero calo. Ripetere le performance di raccolta ordini del biennio 21/22 sarà la grossa sfida per il biennio 23/24”.

 

impianti FB Balzanelli

 

Dopo 5 anni è tornata la fiera Plast: come è andata, quali differenze avete riscontrato rispetto all’ultima edizione e di quali soluzioni avete ricevuto maggiore richiesta?

“Non avevamo grosse aspettative visto il panorama internazionale, effettivamente è partita un po’ lenta ma dal secondo giorno in poi si è ripresa, quindi alla fine il bilancio è stato più che positivo. Rispetto alla scorsa edizione, con l’assenza di Ipack-Ima abbiamo riscontrato un minor numero di visitatori, però maggiormente legato al nostro mercato: in altre parole, meno contatti ma di qualità superiore e specifici per il nostro business. Abbiamo ricevuto diverse richieste su tutta la gamma dei nostri prodotti ma, ovviamente, la grande bobina tricolore per tubo drenaggio di lungo metraggio ha attirato la maggiore attenzione. Aspettiamo la prossima edizione del 2026 per avere un flusso ancora più intenso”.

 

Nel CCNL gomma plastica 2023 si fa riferimento alla parità di genere. Si parla del “raggiungimento della effettiva pari opportunità tra donne e uomini nel lavoro”. Si tratta di conquiste importanti. Quanto conta parlare di questi temi a livello legislativo e quanto ancora c’è da fare invece a livello culturale, su quali aspetti bisognerebbe insistere?

“Conta tanto ed è importantissimo discuterne a livello legislativo, culturale e non solo, anche a livello dei singoli contesti aziendali. Proprio riguardo a questo è successa una cosa bellissima: in occasione di Plast 2023, alcune donne che operano nel settore della gomma e della plastica si sono incontrate per un aperitivo. In occasione di quell’incontro abbiamo riscontrato un importante punto in comune: la voglia di discutere e affrontare alcuni aspetti importantissimi come la parità di genere, l’attenzione all’ambiente e l’etica nel nostro settore. L’entusiasmo generale era talmente concreto che da quell’incontro è nata un’iniziativa più solida e strutturata: l’idea di un’associazione per le donne che operano nel comparto, in modo da poter creare uno spazio di discussione e condivisione delle idee per dare un contributo concreto, come settore, a temi come quello della parità di genere. Il progetto si è avviato ufficialmente con l’incontro a Milano in dicembre. Ci siamo date una precisa struttura e forma, organizzandoci in gruppi operativi e funzionali. L’energia e le iniziative sul piatto sono moltissime. Come donne siamo certe della riuscita di questa iniziativa!”.

 

Impianti FB Balzanelli

 

Può raccontarci della sua esperienza di donna all’interno del comparto plastico ed, eventualmente, di come ha affrontato situazioni che riguardano la disparità di genere?

“Io lavoro nel settore della plastica da 35 anni e fin da subito ho avuto la percezione che le donne, oltre ad essere poche, fossero considerate in modo superficiale. Come se fossimo legate poco al contenuto e più alla forma. Questa percezione negli ultimi anni sta fortunatamente cambiando. Ora si vedono donne in ruoli strategici e di responsabilità, capaci di interfacciarsi quotidianamente con un settore da sempre considerato prettamente maschile. È stata intrapresa la giusta direzione ma la strada da percorrere è ancora lunga. Personalmente, fin dall’inizio, ho imparato a impormi per quello che sono e per le capacità che ho, eppure mi rendo conto che il mio ruolo e il mio cognome mi hanno facilitato in questo processo. Il mio obbiettivo all’interno del contesto aziendale è quello di inserire più figure femminili dando loro la possibilità di essere riconosciute soltanto per le proprie capacità. Il mio scopo è quello di rendere eterogeneo l’ambiente di lavoro, perché la diversità di pensiero e azione è una forma di arricchimento individuale e collettivo. In conclusione, la speranza è che un giorno questo concetto sia condiviso dall’intero settore”.

 

Cosa consiglierebbe alle giovani donne che desiderano lavorare in questo settore?

“Io credo che le giovani abbiano già una percezione diversa, quindi sono già più avanti. Non servono frasi fatte d’incoraggiamento ma solo un semplice consiglio, evitare di farsi plasmare dall’ambiente e trovare un proprio modo per emergere ed essere riconosciute per le proprie capacità e risultati”.

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