RadiciGroup realizza tecnopolimeri con poliammide da recupero

Radici Group

RadiciGroup High Performance Polymers ha partecipato a Greenplast puntando l’attenzione su Renycle®, brand che identifica la gamma di tecnopolimeri per uso ingegneristico realizzati con percentuali variabili di poliammide da recupero sia di origine post-industrial che post-consumer.
Questa nuova linea di prodotti su base PA 6 e PA 66 testimonia concretamente l’impegno di lunga data del Gruppo per la sostenibilità.

“Ci occupiamo di economia circolare da oltre 40 anni. In RadiciGroup ogni scarto di produzione diventa una nuova risorsa: abbiamo una pluriennale esperienza nella selezione dei diversi materiali e nella scelta della via migliore per dare loro una seconda vita”, sottolinea Erico Spini, Global Marketing Manager di RadiciGroup High Performance Polymers. “Più recentemente abbiamo maturato importanti competenze anche nel riciclo post consumer e oggi ci presentiamo quindi come un partner di fiducia per quei clienti che a loro volta compiono scelte rispettose dell’ambiente e vogliono offrire prodotti sicuri, affidabili, tracciabili e di qualità”.

I prodotti Renycle® sono frutto di un’accurata selezione delle materie prime in ingresso e di una caratterizzazione meccanica avanzata sia dal punto di vista delle performance meccaniche, chimiche, fisiche ed elettriche sia in riferimento alla riduzione dell’impatto ambientale a confronto con prodotti con polimero 100% vergine (confronto LCA).

“Renycle® – afferma Spini – è destinato ad applicazioni di interesse per tutti i mercati di riferimento di RadiciGroup High Performance Polymers: automotive, e-mobility, elettrico-elettronico, settore industriale e dei beni di consumo. Oltre a materiali cosiddetti “general purpose”, la gamma include prodotti specifici come, per esempio, una poliammide 66 con il 30% di fibra di vetro formulata per fornire resistenza ai liquidi di raffreddamento usati nel settore auto o un materiale con interessanti prestazioni ritardanti alla fiamma dedicato al settore elettrico, anche nell’ottica di uno sviluppo futuro sempre più ampio dell’e-mobility”.

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