Covestro affronta l’impatto della pandemia

Come previsto, i risultati di Covestro nel secondo trimestre hanno risentito fortemente dell’ulteriore avanzata della pandemia di Covid-19 in Europa e in Nord America. I volumi di base sono diminuiti del 22,7% rispetto all’anno precedente da aprile a giugno a causa del calo massiccio della domanda in tutti i settori chiave dovuto al Coronavirus. La pandemia ha provocato un crollo dei volumi di base, con un picco in aprile e un progressivo miglioramento a partire da metà maggio. Le vendite del gruppo sono scese di conseguenza del 32,9%, raggiungendo 2,2 miliardi di EUR (3,2 milioni di EUR). Le vendite nelle regioni EMLA e NAFTA sono crollate in maniera più marcata che nella regione APAC, in prima linea a causa dell’impatto ritardato del Covid-19. Come comunicato nella dichiarazione ad-hoc sui risultati finanziari chiave preliminari del 9 luglio 2020, l’EBITDA si è attestato a 125 milioni di EUR (-72,8%) al momento della pubblicazione, superando così le aspettative di mercato per il secondo trimestre del 2020. Questo fatto è stato attribuito a una ripresa rapida della domanda nel mese di giugno, soprattutto nel segmento Policarbonati. Il reddito netto per il secondo trimestre si è attestato a -52 milioni di EUR (189 milioni di EUR). Contrariamente al calo del reddito netto, il free operating cash flow (FOCF) è balzato a 24 milioni di EUR (-55 milioni di EUR): tutto merito di una gestione severa della liquidità.

“Come avevamo previsto, la pandemia globale di Covid-19 ha avuto un impatto notevole sui nostri risultati per il secondo trimestre”, ha commentato Markus Steilemann, CEO di Covestro.

“Abbiamo adottato con tempestività le misure giuste per proteggere i nostri dipendenti, mantenere attive la produzione e le catene di fornitura e garantire consegne continue ai nostri clienti. I risultati dei nostri sforzi ci danno ragione e continueremo ad agire con determinazione per guidare Covestro attraverso questa crisi storica”.

L’azienda ha confermato le previsioni per l’intero anno già riviste ad aprile, anche se rimangono ancora tantissime le incertezze associate alle ripercussioni della pandemia sullo sviluppo economico.

 

Crisi gestita con coerenza e rafforzamento della liquidità

Nel secondo trimestre Covestro ha adottato ulteriori misure di finanziamento per rafforzare la sua liquidità a lungo termine. Il 5 giugno 2020 Covestro ha collocato Eurobond per un volume totale di 1,0 miliardi di EUR sui mercati dei capitali. Le obbligazioni scadranno nel febbraio 2026 e nel giugno 2030 e pagheranno una cedola dello 0,875% e dell’1,375% rispettivamente. La domanda degli investitori è stata straordinariamente elevata e per oltre 10 volte le richieste per il portafoglio ordini hanno superato le emissioni.

“Nonostante l’impatto notevole del Covid-19 sui nostri risultati, la coerenza delle nostre azioni sta già dimostrando i suoi frutti”, ha spiegato Thomas Toepfer, CFO di Covestro e Labor Director. “Il 2020 rimane un anno fuori dal comune e gli sviluppi futuri non sono ancora del tutto prevedibili. È una ragione in più per cui continuiamo per la nostra strada, concentrandoci sull’efficienza, il controllo dei costi e una liquidità garantita”.

Considerata l’eccezionalità della situazione, il Consiglio di Amministrazione, il Consiglio di sorveglianza e i dipendenti stanno unendo le forze per aumentare la resilienza dell’azienda nella situazione attuale. Per le società tedesche di Covestro il Consiglio di Amministrazione e i rappresentanti della forza lavoro hanno concordato un modello per ridurre le ore di lavoro e la retribuzione di tutti i dipendenti fino alla fine di novembre 2020. Tutte le società del gruppo Covestro al di fuori della Germania stanno mettendo in atto misure simili per il taglio dei costi, specifiche per i rispettivi Paesi.

La nuova visione aziendale: premere l’acceleratore sul passaggio a un’economia circolare

 Nel maggio 2020 Covestro ha presentato la sua nuova visione a lungo termine. Sul lungo periodo, l’azienda intende allineare l’intera produzione, i suoi portafogli prodotti e soluzioni e tutti i comparti all’economia circolare. Il programma strategico – mirato a consolidare la circolarità in tutti i settori dell’azienda con un approccio olistico – era già stato lanciato nel 2019. Ora si è passati alla sua implementazione, seguendo una serie di obiettivi concreti e misurabili. I quattro punti chiave del programma sono: materie prime alternative, riciclaggio innovativo, soluzioni congiunte ed energie rinnovabili.

Le vendite risentono del Coronavirus in tutti i segmenti

Nel secondo trimestre 2020 il segmento Poliuretani è stato protagonista di un calo notevole dei volumi di base, che sono scesi del 25,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (0,7%) a causa della pandemia di Covid-19; si tratta di una tendenza che non ha risparmiato nessun settore chiave. Le vendite sono calate del 38,7% totalizzando 913 milioni di EUR, in prima linea a causa del calo dei volumi totali di vendita e dei prezzi medi di vendita inferiori. Il declino dei volumi e i margini più contenuti si sono rispecchiati in un EBITDA pari a -24 milioni di EUR (172 milioni di EUR).

Nel secondo trimestre 2020 i volumi di base del segmento Policarbonati sono scesi del 14,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (4,4%). I volumi in calo a fronte della domanda notevolmente ridotta da parte dell’industria automobilistica e dei trasporti sono stati compensati da una diminuzione più contenuta dei volumi del comparto elettrico, elettronico e degli elettrodomestici e dalla crescita dei volumi nel comparto edile. Le vendite sono diminuite totalizzando 648 milioni di EUR (-27,8%) a causa del calo dei volumi totali di vendita e dei prezzi medi di vendita inferiori. Di conseguenza l’EBITDA è calato del 37,7% attestandosi a 96 milioni di EUR.

I volumi di base nei settori Rivestimenti, Adesivi, Specialità sono diminuiti del 25,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-4,7%). Una ripercussione del Coronavirus è l’indebolimento della domanda da parte dei settori chiave; questa tendenza si è concretizzata in un decremento dei volumi nell’industria automobilistica e dei trasporti. Le vendite sono calate del 28,7% totalizzando 443 milioni di EUR, in prima linea a causa del calo dei volumi totali di vendita e dei prezzi medi di vendita inferiori. L’EBITDA è diminuito del 60,0% arrivando a 60 milioni di EUR, in seguito al calo dei volumi e dei margini.

 

Primo semestre 2020 nel segno del Coronavirus

Come previsto, i numeri per il primo semestre del 2020 hanno risentito in maniera notevole degli effetti della pandemia di Covid-19. I volumi di base sono scesi del 13,6% e le vendite del gruppo sono diminuite del 22,7% totalizzando 4,9 miliardi di EUR (6,4 milioni di EUR). Questi risultati sono riconducibili principalmente ai volumi totali inferiori e a un declino del livello dei prezzi di vendita. L’EBITDA è crollato del 57,9% scendendo a 379 milioni di EUR, mentre il reddito netto ha totalizzato -32 milioni di EUR (368 milioni di EUR). Il FOCF nella prima metà del 2020 è calato a -225 milioni di ERU (-100 milioni di EUR).