L’EVO conquista il mondo. Un’occasione per l’Italia.

olio Evo

Buone notizie per l’Italia dal fronte degli uliveti: dopo alcuni anni di difficoltà, dalle stime del Consiglio Oleicolo Internazionale e Unaprol per la campagna olivicolo-olearia 2021-2022 emerge che il Bel Paese torna sul secondo gradino del podio, nonostante la produzione si sia fermata a circa 315 mila tonnellate. Sul gradino più alto si conferma la Spagna, con 1,3 milioni di tonnellate. Ma c’è un altro dato che salta all’occhio, gli sforzi compiuti dai Paesi emergenti per incrementare la produzione: Algeria (+39%), Marocco (+35%) o Portogallo (+20%). Chiaro segnale che nel settore dell’olio d’oliva viene intravisto un grande spazio di crescita. Dove c’è posto per tutti e dove l’Italia può continuare a rimanere vincente puntando sulla qualità.

Merito del prestigio della dieta mediterranea, i cui benefici sono riconosciuti ormai universalmente, e delle tendenze salutiste che da semplice moda sono diventate stabili abitudini di consumo. Anche a TuttoFood 2023, a fieramilano dall’8 all’11 maggio, l’olio sarà protagonista grazie a un’area dedicata, TuttoOil, dove le aziende del settore italiane ed estere incontreranno potenziali partner commerciali internazionali.

“Il settore ha attraversato dei momenti difficili ma noi come azienda siamo riusciti a mantenere la continuità produttiva intravvedendo nuove opportunità nelle nuove e complesse situazioni. In particolare, continuiamo a investire nella digitalizzazione e nella R&S per proseguire sul percorso di sostenibilità iniziato nel 2019″, commenta Chiara Coricelli, Amministratore Delegato di Pietro Coricelli. “Oggi i consumatori sono più esigenti, più attenti alla qualità, all’origine dell’olio. Grandi risultati sono stati raggiunti dal nostro Olio 100% Italiano Casa Coricelli della linea tracciati di Filiera, di cui possiamo risalire all’origine, come anche il nostro Biologico Casa Coricelli, grazie all’assestamento del segmento Bio. Coricelli è in prima linea sul tema filiera e siamo stati capofila di un accordo di filiera con UNAPROL per acquisti economicamente sostenibili a sostegno del mondo agricolo italiano. Da quest’accordo è nato l’olio sostenibile ‘Firmato dagli agricoltori italiani’ in commercio dallo scorso febbraio”.

“Siamo appena tornati dal Fancy Food di New York, dove abbiamo potuto constatare ancora una volta quanto sia forte il prestigio del Made in Italy in questo settore”, aggiunge Savino Muraglia, Managing Director di Frantoio Muraglia e Presidente di Coldiretti Puglia. “Non solo per la qualità del prodotto, ma anche per la forte attenzione alla sicurezza alimentare che caratterizza la nostra agricoltura, con standard di assoluta eccellenza. Tuttavia, la pandemia ha sicuramente influito sulla capacità d’acquisto, spingendo alcuni target verso prodotti più economici. Inoltre il consumatore, specie estero, non sempre ha le competenze per distinguere un olio realmente italiano sa uno semplicemente imbottigliato in Italia. riteniamo che per il futuro sviluppo del settore sia importante educare il consumatore, ecco perché abbiamo riportato il nostro frantoio nell’antica sede in una masseria fuori città, dove stiamo avviando un progetto di oleo-turismo”.

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