Covestro introduce polioli polieteri sostenibili basati su materie prime biocircolari

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Covestro offre ora anche polioli polieteri che utilizzano materie prime biocircolari. Insieme al toluene diisocianato (TDI) rinnovabile e al metilene difenil diisocianato (MDI) neutrale dal punto di vista climatico, l’azienda è in grado di fornire entrambi i componenti delle materie prime fondamentali per la produzione di schiume poliuretaniche (PU) basate su materie prime alternative. Come il TDI e l’MDI, i polioli sono prodotti con l’aiuto dell’approccio del bilancio di massa, utilizzando precursori rinnovabili – provenienti da rifiuti organici e materiali residui – che vengono assegnati ai prodotti mediante calcolo.

Le schiume rigide PU con MDI forniscono un isolamento termico molto efficiente negli edifici e nelle apparecchiature di refrigerazione. Le schiume morbide con TDI offrono un grande comfort nei materassi e nei mobili imbottiti, oltre che nei sedili delle auto e nelle scarpe. Con questi polioli, Covestro è ora in grado di offrire prepolimeri selettivi per varie applicazioni adesive. L’approccio al bilancio di massa introdotto consente di sostituire gradualmente le materie prime di origine fossile con alternative biocircolari, migliorando ulteriormente la sostenibilità di queste applicazioni.Covestro produce i polioli polieteri a Dormagen, in Germania, utilizzando il precursore ossido di propilene a bilancio di massa proveniente dal sito condiviso con LyondellBasell a Maasvlakte, nei Paesi Bassi. Qui i due partner producono ossido di propilene e stirene monomero nell’ambito di una joint venture. Entrambi i siti citati sono certificati secondo lo standard ISCC PLUS, riconosciuto a livello internazionale.

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“Con l’introduzione di entrambi i componenti principali dei poliuretani basati su materie prime alternative, abbiamo raggiunto un’altra importante pietra miliare sulla strada della neutralità climatica”, afferma Sucheta Govil, Chief Commercial Officer di Covestro. “Possiamo ora aiutare i clienti di diversi settori a raggiungere i loro obiettivi climatici e a guidare la transizione verso un’economia circolare. Allo stesso tempo, stiamo riducendo l’impronta di CO2 in diverse catene del valore”.

I clienti possono utilizzare i polioli e gli isocianati polieteri più sostenibili come soluzione drop-in, ovvero le materie prime possono essere integrate rapidamente e facilmente nei processi produttivi esistenti senza bisogno di modifiche tecniche. I prodotti offrono la stessa qualità delle loro controparti a base fossile e soddisfano le richieste di vari settori industriali alla ricerca di materie prime alternative. Possono essere facilmente distinti dalle loro controparti fossili grazie al suffisso CQ nel nome del prodotto. CQ è l’acronimo di Circular Intelligence (intelligenza circolare) e mette in evidenza i prodotti e le iniziative di Covestro in materia di circolarità.

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