Presma: quando lo stampaggio è speciale

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Presma risponde alla crescente domanda mettendo a disposizione il suo know how nella produzione di macchine e attrezzature speciali per lo stampaggio a iniezione, continuando a stimolare i suoi settori di riferimento con soluzioni tecnologiche non standard e fortemente innovative.

di Alessandro Bignami 

Fra i punti di forza di Presma c’è la capacità di progettare e realizzare impianti innovativi, personalizzati, adatti a rispondere a esigenze specifiche e a compiere lavorazioni complesse. Spesso i trasformatori di materie plastiche che devono affrontare un’applicazione insolita e non risolvibile con le tecnologie tradizionali, ricorrono a Presma proprio per trovare una soluzione ad hoc per la loro esigenza. L’azienda mette infatti a disposizione il proprio know how, frutto di 84 anni di ideazione e costruzione di presse speciali per lo stampaggio ad iniezione di materiali termoplastici compatti, semi-espansi, bi-componenti, gas assistiti e riciclati. Abbiamo incontrato nella sede di Torba di Gornate Olona, in provincia di Varese, Franco Canziani che, con la sorella Enrica e il cugino Giorgio, fa parte della generazione oggi alla guida dell’azienda di famiglia.

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La generazione della famiglia Canziani oggi alla guida di Presma: Enrica, Franco (in piedi) e Giorgio Canziani

Franco Canziani, quali sono le Sue riflessioni sulle conseguenze della crisi sanitaria?

L’emergenza pandemica non ci ha particolarmente penalizzato, abbiamo lavorato con continuità e su un numero di ordini crescente. Più che altro si sono un po’ allungati i tempi di consegna, sia per la mole di ordini acquisiti, sia per i ritardi nelle catene di fornitura che stiamo riscontrando e che non sono prevedibili. Va considerato che il problema riguarda pressoché tutto il mercato e quindi c’è una certa tolleranza da parte dei committenti. In ogni caso molte aziende stanno investendo a medio termine, quindi con una certa programmazione. Da tempo anzi non ci capitava di ricevere ordini comprensivi di più macchine. La domanda di alcuni settori, per esempio quello della sicurezza e dell’ecologia, sta vivendo in particolare un notevole fermento.

Su quali tipi di macchine si sta concentrando la richiesta?

Le nostre applicazioni di riferimento non sono cambiate. Mi riferisco per esempio alle macchine rotative multistazione per lo stampaggio dei tappi, macchine che lanciammo con successo ai tempi della crescente richiesta di alternative alle chiusure in sughero. Si pensava che, dopo l’exploit iniziale, questo mercato si sarebbe saturato; invece, dopo una fase di rallentamento, ha ripreso ad espandersi in modo quasi esponenziale, seguendo l’evoluzione del design e delle scelte tecniche, che a loro volta richiedono macchine e attrezzature speciali. Anche gli storici produttori italiani di tappi stanno investendo molto e ampliando gli stabilimenti per rispondere alla domanda.

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Pressa PVC a 16 STAZIONI

Un altro settore in buona salute è quello del riciclo di PVC da cavi elettrici, anche perché legato al tema attuale dell’economia circolare. Il riciclo di PVC in Europa sta raggiungendo volumi enormi e richiede quindi investimenti crescenti nei macchinari. Noi siamo da molto tempo attivi nel settore del riciclo: le nostre macchine stampano in gran parte materiali riciclati di ottima qualità. Il mercato del riciclo è inoltre favorito dall’evoluzione del quadro normativo, che impone via via di sostituire determinati materiali per ragioni ambientali. Nonostante ciò, in Italia si fa talvolta fatica a proporre impianti innovativi. Credo che a volte la cultura industriale italiana, probabilmente anche per la dimensione medio-piccola delle sue aziende, non sia sufficientemente disposta a investire in prodotti di alta qualità e non solo competitivi sul prezzo. Consideri che, tra le nostre macchine installate in Italia, sono ancora in funzione esemplari di oltre 50 anni…

All’estero, dove viene destinato quasi il 75% delle vostre tecnologie, riuscite a gestire le commesse e le installazioni nonostante le complicazioni legate alla pandemia?

Le nostre macchine non pongono particolari problemi di assistenza, tanto da non richiedere l’organizzazione di una rete commerciale e tecnica a livello internazionale. Il Covid comporta diversi intoppi burocratici, ma non ci ha impedito di continuare a installare tanti impianti all’estero.

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Pressa rotativa ROTO LOP RS 2000 F-6 per silicone solido

L’utensileria, che è un altro vostro importante settore di applicazione, come sta andando?

Abbiamo sempre realizzato macchine per l’utensileria. Si tratta di impianti personalizzati per lo stampaggio di cacciaviti e utensili vari, con attrezzature dedicate e isole robotizzate per gamme di articoli molto variegate. Anche in Italia c’è un mercato importante per l’utensileria, legato soprattutto al settore automotive. Un’azienda molto grande ci sta premiando con la continuità dei suoi ordini. Lo stampaggio su inserto resta uno dei nostri punti di forza. Così come la capacità di proporre soluzioni alternative alle macchine tradizionali. Sul mercato siamo noti per lo sviluppo di macchine speciali e spesso ci interpellano per trovare soluzioni ad applicazioni inedite o molto particolari. 

Il settore della gomma che segnali sta dando?

La gomma è un altro mercato di sbocco che continuiamo a perseguire, sebbene anche questo settore sia molto legato a una cultura tecnologica tradizionale e non particolarmente audace nell’innovazione. Con i nostri macchinari i gommai hanno registrato un aumento di produttività. E abbiamo tanti esempi di successo, come quello di un’azienda che lavora per la ricambistica del settore automotive, la quale è riuscita a battere la concorrenza cinese sia per prezzo sia per funzionalità, grazie all’uso di una nostra rotativa multistazione.

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ROTO IMQ 5: isola robotizzata per il sovrastampaggio su tubo corrugato

C’è qualcosa che vorrebbe migliorare?

Dobbiamo continuare a investire, come abbiamo fatto negli ultimi anni, nella progettazione di software per le macchine. È un aspetto chiave, dato che ogni nostra macchina ha un suo software dedicato e personalizzato per gestire la realizzazione di prodotti diversi. 

Avete sentito la mancanza delle fiere in questi due anni?

Non molto, per la verità. D’altronde in fiera quasi mai è possibile offrire una reale dimostrazione delle potenzialità produttive di macchine come le nostre, che per altro non hanno il loro punto di forza nella velocità, bensì nella complessità della lavorazione. 

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ROTO T2/45 XLS Elettra: è l’ultima nata per lo stampaggio di tappi ad uso enologico – Fully Electric

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