La Camera dei Deputati ha approvato la legge di Bilancio 2022 con voto di fiducia. La conclusione dell’iter parlamentare ha condotto al rinvio della palstic tax e della sugar tax al prossimo anno. Si ripete così lo stesso quando la Legge di Bilancio 2021 rinviava al 2022 l’entrata in vigore della sugar tax e a luglio 2021 la plastic tax.
Ma il rinvio al 2023 non è gratuito e costerà allo stato 650 milioni di euro compensativi per il mancato introito.
Entrambi i provvedimenti sono stati a lungo oggetto di critiche e preoccupazione da parte delle aziende di settore.
L’imposta sulle plastiche colpisce i Macsi, manufatti in plastica di singolo impiego, con un’imposta di 450 euro per tonnellata. Sono escluse invece le plastiche compostabili secondo la UNI EN 13432 e quelle ottenute da riciclo, anche per quota parte, oltre che tutti i dispositivi medici e gli imballaggi farmaceutici. L’obiettivo è soprattutto quello di disincentivare l’utilizzo comune dei prodotti di materiale plastico e favorire la progressiva riduzione della produzione, e quindi del consumo di manufatti di plastica monouso.