Nel corso dell’emergenza LEHVOSS Italia è sempre rimasta attiva e ha risposto alle nuove richieste fornendo materie prime per gel igienizzanti e innovative soluzioni in stampa 3D per mascherine e visiere protettive.
di Eva De Vecchis
LEHVOSS Italia è la sussidiaria italiana di Lehmann & Voss & Co.KG di Amburgo, che sviluppa, produce e commercializza prodotti chimici e minerali specializzati per vari settori industriali. Organizzazione importante a livello globale, LEHVOSS Group, intrattiene relazioni di lunga data con fornitori esperti e con i propri siti di produzione in Europa, Stati Uniti e Asia.
Nonostante il clima di crisi attuale causato dalla diffusione del Covid-19 e alle conseguenti restrizioni, Maurizio Rosso, titolare di LEHVOSS Italia, spiega a ICF che l’azienda è rimasta attiva e si è modellata sulle nuove richieste delle aziende fornendo materie prime per gel igienizzanti e DPI in formato 3D.
Qual è stato l’impatto dell’epidemia sul vostro personale e sul vostro lavoro? Quali attività avete potuto continuare a svolgere?
Questa epidemia ha avuto un impatto importante, come per tutti, tuttavia non ha compromesso la nostra attività lavorativa. L’azienda è sempre stata operativa con dipendenti in smart working o con presenze alternate in sede in base alle proprie mansioni e con il rispetto di tutte le precauzioni previste per l’emergenza. Anche la produttività non ha avuto un arresto totale.
Inoltre, prima della fase 2 sono state previste e poi applicate tutte le normative necessarie per permettere un rientro parziale del personale del back-office e magazzino.
Avete avuto difficoltà nel reperimento dei DPI?
Non particolarmente per i DPI anche grazie alla casa madre che è collaborativa in tal senso. Inoltre per la lavorazione di alcune materie prime alcuni dispositivi di protezione sono regolarmente utilizzati in azienda.
Come è cambiato in questo periodo il contatto con i clienti?
Ovviamente è l’impatto più sentito non essendo possibile pianificare visite e/o meeting direttamente presso la clientela, ma i contatti sono continuati regolarmente tramite conference-call in video chiamata.
Da parte delle filiere essenziali avete ricevuto un aumento delle richieste? Di che tipo in particolare?
Questi mesi in emergenza pandemica sono stati proficui, con ottimi risultati, soprattutto per alcune divisioni aziendali, grazie all’elevata richiesta di materie prime per la produzione di gel igienizzanti lavamani e detergenti per le superfici. Inoltre grazie alla stampa 3D sono state prodotte mascherine e visiere protettive.
C’è qualcosa che state imparando da questa drammatica esperienza e che potrà servire nel futuro dell’azienda?
È prematuro dire cosa può aver insegnato questa incredibile esperienza. Sicuramente a fine emergenza e a “bocce ferme” si valuteranno molte situazioni in modo che possano essere mantenute anche in futuro, ma ora non è possibile prevederlo.
Cosa pensate della situazione che sta vivendo l’Italia? Ritiene che il nostro paese, in particolare nei settori che seguite, avrà la capacità di risollevarsi in tempi relativamente brevi?
È una situazione molto delicata, difficile sotto più aspetti e problematica su molti fronti. Essendo un popolo tenace, saremo sicuramente in grado di risollevarci da questa situazione ma al momento non possiamo prevedere in quanto tempo sarà possibile. Anche noi stiamo vedendo un calo vendite anche perché i clienti sono stati previdenti e si sono premuniti di fare importanti acquisti nel primo trimestre per assicurarsi le materie prime così da garantire le proprie produzioni. Personalmente spero che con il nuovo anno si possa ricominciare a recuperare parte delle perdite subite.
Avete soluzioni o progetti innovativi che pensate di spingere una volta superata l’emergenza?
Certamente. Abbiamo molte idee e sono già in discussione vari progetti, alcuni dei quali in via di definizione, con l’intento di trovare le soluzioni migliori per superare questa fase emergenziale e prepararci ad una ripresa.