Il titolo del progetto “Il lavoro dopo gli studi non è incerto!” è davvero realistico: mai affermazione potrebbe definirsi più veritiera. I protagonisti di questa avventura sono gli studenti del terzo anno del corso in Scienze applicate del Liceo Flaminio di Vittorio Veneto (Treviso). E, come in ogni avventura, ci sono anche 5 co-protagonisti: Silca S.p.A., azienda italiana specializzata nella produzione di chiavi, macchine duplicatrici e macchinari semi industriali e industriali dedicati alla duplicazione di chiavi; le Società del gruppo IWIS: Tegola Canadese S.r.l., specializzata nella produzione e commercializzazione di tegole canadesi, metalliche, fotocatalitiche e fotovoltaiche e TeMa Technologies and Materials S.r.l., leader mondiale nello studio e realizzazione di soluzioni inedite per l’ambiente e l’edilizia; Amorim Cork Italia S.P.A., azienda leader italiana nella produzione e vendita di tappi in sughero, e Stesi S.r.l., software factory italiana che progetta, realizza e attiva sistemi informativi di supervisione e automazione per impianti produttivi e logistici di aziende nazionali e internazionali.
“Da alcuni anni le iscrizioni al corso di Scienze applicate sono in costante aumento”, racconta la dirigente scolastica, Emanuela Da Re. “Ho quindi cominciato a ragionare sul significato della scelta di questo percorso, nel quale il pragmatismo e lo sviluppo di competenze concrete sono caratteristiche già evidenti dalla definizione, e sono giunta alla conclusione che fosse necessario trovare il modo di aprire un “dialogo” con le aziende, intuendo che anche i ragazzi propensi a intraprendere un percorso di studi liceali potrebbero essere interessati a un approccio nuovo, diverso e più trasversale. Ho quindi iniziato a sviluppare un progetto – certamente coraggioso e lungimirante – che unisse i due mondi con una comunicazione “reale e live” per creare percorsi trasversali in tema di alternanza scuola-lavoro. È, infatti, volontà del liceo Flaminio aiutare i propri studenti a compiere scelte strategiche di avvicinamento al mondo del lavoro, non agendo soltanto sulla base di consuetudini e consigli approssimativi, bensì con consapevolezza e conoscenza reale del mercato del lavoro”.
La prima realtà ad abbracciare la proposta della Dott.ssa Da Re è stata Tegola Canadese, il cui Presidente, il Dott. Mazzer, ha dato ancora una volta prova di possedere una visione lucida e sagace del problema coinvolgendo da subito con successo altri imprenditori e manager del territorio. E così, giocando d’anticipo, sono stati abbozzati progetti ad-hoc di didattica sperimentale atti a promuovere, attraverso l’alternanza scuola lavoro (oggi denominata “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”), uno stimolo innovativo per incentivare i ragazzi a seguire percorsi di studio di tipo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), capaci di fornire loro la possibilità di conoscere profili professionali molto ricercati dalle aziende oggi.
“Il lavoro dopo gli studi non è incerto!” è l’iniziativa che congloba i 5 progetti promossi dalle 5 aziende co-protagoniste di questa avventura, già live, e che coinvolgerà sia le aziende che gli studenti della classe terza del liceo delle Scienze applicate: il primo a partire è stato quello che vede protagonista Stesi, dove il Presidente Stefano Cudicio, anche professore di “Sistemi Informativi Aziendali” di Economia e Commercio presso l’Università di Udine, ha impegnato un gruppo di 5 ragazzi in una ricerca sul mercato ICT in Italia, che prevedrà la presentazione del progetto al Comitato direttivo da parte dei ragazzi in Stesi a metà dicembre, per continuare poi con le tappe successive.
Nelle prossime settimane partiranno anche i progetti di Amorim Cork Italia, Silca S.p.A., Tegola Canadese e TeMa sui temi della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e dello studio dei materiali. Nel caso di Amorim Cork Italia, l’argomento del progetto è uno dei valori portanti della filosofia aziendale: la sostenibilità, intesa anche come benessere sul luogo di lavoro. In Silca S.p.A., infine, ci sarà l’opportunità di attivare un progetto che coniuga i temi della sostenibilità e dell’innovazione, entrambi da sempre elementi centrali della vision e delle strategie aziendali di lungo periodo.
La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione delle aziende e messo in luce la sistematica carenza di tecnici specializzati in grado di rispondere prontamente e con flessibilità alle esigenze del mondo del lavoro. Ora, grazie a una Dirigente visionaria e un team di lungimiranti imprenditori e manager di aziende internazionali di rilievo, innovative e sostenibili, forse si riuscirà a creare un dialogo tra mondo della formazione e mondo imprenditoriale e a iniziare a compensare un gap che rischia altrimenti di aggravarsi sino a divenire un mismatch irreversibile.