Rockwell Automation: ecco come arriveremo a Industry 5.0

Rockwell Automation

“Si può usare l’intelligenza artificiale per creare blocchi di codice, come individui che lavorano insieme fianco a fianco, ma con l’AI le possibilità umane aumentano”. Cyril Perducat di Rockwell Automation ha spiegato come la tecnologia stia aumentando il potere della forza lavoro umana.

L’automazione industriale raramente è cambiata a un ritmo così elevato. I vari trend tecnologici hanno spinto le imprese così velocemente verso Industry 4.0 che Frost & Sullivan hanno già sviluppato le basi di Industry 5.0.

Integrazione edge-and-cloud, ambienti di sviluppo convergenti, intelligenza artificiale (AI) e produzione autonoma sono molto più che semplici concetti. Queste innovazioni tecnologiche sono già realtà.

“Stiamo vivendo un momento unico nel nostro settore,” ha spiegato Cyril Perducat, Senior Vice President e Chief Technology Officer di Rockwell Automation, che ha presentato i piani futuri dell’azienda all’Automation Fair 2021 di Houston. “Il futuro è un cammino che stiamo già percorrendo. Se penso a Industry 4.0, termine coniato per la prima volta nel 2011, possiamo certamente dire, in questi dieci anni, di avere imparato tanto su ciò che può offrire. E il COVID ha accelerato molto le cose”.

Connettività remota, ingegneria avanzata con digital twin, mix di asset fisici e digitali, e cambiamento dell’interazione uomo-macchina ci stanno portando verso Industry 5.0.

Perducat si è chiesto se sia troppo presto per guardare a Industry 5.0 quando tutte le promesse di Industry 4.0 non sono ancora state mantenute, tuttavia, ha identificato nella comparazione di Frost & Sullivan tra Industry 4.0 e Industry 5.0, cinque cambiamenti che sono raggiungibili e impattanti:

  • customer experience,
  • iper personalizzazione, 
  • supply chain reattiva e distribuita,
  • prodotti interattivi e
  • ritorno della manodopera nelle fabbriche.

“Possiamo offrire maggiori potenzialità alle persone”, ha detto Perducat. “Le risorse umane scarseggiano. Fornendo sistemi che rendono l’interazione uomo-macchina più efficiente, la rendiamo più incisiva e allo stesso tempo sicura”.

Rockwell Automation ha identificato quattro aree in cui la tecnologia può far progredire le aziende lungo questo percorso:

  • evoluzione di cloud, edge e software,
  • controllo universale e ambienti di sviluppo integrato (IDE) convergenti,
  • gestione operazioni tramite AI nativa, compresi software as a service (SaaS) e servizi digitali, e
  • sistemi autonomi e augmented workforce.

“Crediamo nel controllo a livello di impresa”, ha spiegato Perducat. “Crediamo nei sistemi con un’architettura definita dal software e con l’hardware a supporto. Non significa che l’hardware stia diventando obsoleto, e neanche che ogni elemento del sistema debba essere intelligente. L’intero sistema, dal dispositivo all’edge e al cloud, è intelligente. L’architettura edge + cloud è fondamentale.”

In un ambiente convergente, controllo, sicurezza e movimento si uniscono e devono lavorare in modo integrato. Ciò è particolarmente vero con la crescita della robotica. “I confini tra controllo e robotica sono sempre più labili”, ha aggiunto Perducat. “La sicurezza è fondamentale in questa architettura più complessa: il sistema non funziona se non è sicuro.”

La gestione delle operazioni diventa più efficiente quando l’AI è nativa nell’architettura ed è al livello dell’impresa. “Una visione olistica richiede molti dati e la capacità di elaborare tali dati”, ha proseguito Perducat. “Una parte di ciò deve essere autonoma usando le potenzialità dell’IA; non è solo uno strumento in più ma è presente ovunque nell’architettura. Possiamo usare l’AI sulla macchina per tradurre le vibrazioni in dati oppure possiamo pensare all’IA in termini di modellazione del processo. E il controllo predittivo basato sul modello si sta evolvendo con l’AI. E’ nel momento in cui possiamo organizzare tutti gli elementi dell’architettura che abbiamo un sistema.”

FactoryTalk Analytics LogixAI è un motore di modellazione che permette l’ottimizzazione a ciclo chiuso attraverso quattro fasi: osservazione (sensore), deduzione (modello), decisione (controllore) e azione (attuatore).

In ultima analisi, passando da sistemi automatizzati a sistemi autonomi, è possibile prendere decisioni migliori per espandere le possibilità umane.

L’AI può anche aiutare a semplificare la progettazione. “Si può usare l’intelligenza artificiale per creare blocchi di codice, come individui che lavorano insieme fianco a fianco, ma con l’AI le potenzialità umane aumentano”, ha spiegato Perducat.

“Vediamo il passaggio verso la produzione autonoma come un’opportunità per fornire valore ai nostri clienti”, ha aggiunto. “I sistemi autonomi stanno ridefinendo i principi fondamentali dei sistemi di controllo autonomi. Non c’è bisogno di buttare via tutto e sostituire. Abbiamo la capacità di potenziare i sistemi esistenti con le nuove tecnologie”.

Perducat ha sottolineato che non si tratta solo di innovazione tecnologica. “La tecnologia crea solo possibilità o valori potenziali. Deve essere accessibile agli utenti, quindi dobbiamo innovare dal punto di vista della “user experience”. Vogliamo migliorarla per tutti i prodotti, soluzioni e modelli. In un mondo nativo digitale, l’innovazione va oltre la tecnologia e le funzionalità.”

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