Wenglor sensoric italiana, filiale nazionale dell’azienda tedesca che sviluppa e produce sensori intelligenti, dispositivi di sicurezza e sistemi avanzati di elaborazione di immagini, sarà presente a Mecspe, fiera italiana della manifattura e dell’industria 4.0 organizzata da Senaf che, per la seconda volta, torna a Bari dal 23 al 25 novembre al fine di valorizzare le eccellenze locali e mettere in evidenza il processo di innovazione in atto nel Sud e Centro Italia. Sarà possibile trovare wenglor all’interno del Villagio AIdAM (Associazione Italiana di Automazione e Meccatronica) che, anche per questa seconda edizione, ha predisposto un’area interamente dedicata alle aziende sue associate. “Mecspe Bari sarà una vetrina per presentare al mercato del Sud Italia le numerose novità che sono state lanciate nel corso di questo proficuo anno all’insegna dell’innovazione”, commenta Elio Bolsi, General Manager di wenglor sensoric italiana. “Sarà l’occasione per mostrare le due novità più recenti: i nuovi sensori ad anello con custodia divisibile, utili per il rilevamento preciso di piccoli componenti nei tubi di alimentazione, e i sensori a ultrasuoni U2GT con custodia in acciaio inox V4A, nati appositamente per rispondere alle esigenze del settore alimentare, chimico e farmaceutico.”
Di seguito le soluzioni in mostra a Mecspe Bari.
“Unlocking new possibilities” con i sensori induttivi ad anello. I nuovi sensori induttivi ad anello permettono di rilevare in modo preciso e affidabile piccoli componenti metallici all’interno dei tubi di alimentazione a partire da una dimensione minima di 2,5 mm. Questi sensori si contraddistinguono per la custodia con bobina divisibile in due parti, il che rende l’installazione del dispositivo molto semplice. I nuovi sensori induttivi ad anello si distinguono in due tipologie: dinamici e statici. I primi permettono di rilevare piccoli componenti in rapido movimento (es. i rivetti). I sensori statici invece rilevano gli oggetti che si trovano all’interno dell’anello (es. controllo del troppo pieno). Una fascetta flessibile sul sensore assicura il fissaggio sicuro a tubi di varie dimensioni, garantendo stabilità ed evitando possibili deformazioni. Un ulteriore vantaggio è l’uscita del cavo in direzione del tubo flessibile, che rende i sensori ideali per il montaggio in spazi ristretti senza causare ostruzioni o attorcigliamenti. I sensori induttivi ad anello possono essere facilmente configurati tramite IO-Link.
Sensori a ultrasuoni U2GT ideali per l’industria alimentare. I nuovi sensori a ultrasuoni U2GT con design igienico V4A sono stati progettati appositamente per le stringenti esigenze dell’industria alimentare. I quattro modelli di questa nuova serie possono essere impiegati per il rilevamento della presenza di oggetti su nastri trasportatori, il controllo del posizionamento o anche del livello di riempimento. I sensori a ultrasuoni U2GT sono protetti dalla custodia ermetica in acciaio inox V4A (1.4404/316L) con classi di protezione IP68/IP69K. Ciò rende i sensori resistenti a detergenti aggressivi, vapori prodotti da acidi, sostanze chimiche e lavaggi intensivi. Tutti i sensori della serie sono inoltre certificati ECOLAB. Oltre alla straordinaria robustezza, i sensori della serie U2GT si caratterizzano anche per le elevate prestazioni. Possono raggiungere campi di lavoro molto ampi: fino a 1.300 mm in modalità reflex e fino a 2.600 mm in modalità barriera. Anche la configurazione è piuttosto rapida e semplice tramite interfaccia IO-Link e tasto teach-in esterno.
Ancora più intelligenti: sensori di distanza a triangolazione laser della serie P3. Lanciati all’inizio dell’anno, i sensori serie P3 hanno arricchito la gamma dei sensori fotoelettronici di ultima generazione PNG//smart (Photoelectronic Next Generation). Applicabili in numerosi settori, i sensori a triangolazione laser della serie P3 permettono di misurare oggetti di forma complessa indipendentemente da materiale e colore e sono disponibili in 32 modelli differenziati in base al campo di lavoro (da 30 mm a 1.000 mm). Le prestazioni sono eccezionali: operano con un errore di linearità contenuto entro lo 0,08% e una ripetibilità di misura fino a 0,8 µm in un range di temperatura estesa da -30 °C a +60 °C. Queste prestazioni sono frutto di una serie di funzionalità che si basano sulla tecnologia TripleA: Aspheric Dual Lens, Adaptive Autoexposure, Active Temperature Control. Disponibili con luce laser rossa o blu e nelle varianti digitale e analogica, i sensori P3 sono di facile utilizzo e configurazione grazie alla disponibilità di collegamento in Bluetooth. Il supporto del protocollo IO-Link 1.1 con velocità di trasmissione COM3 consente di disporre in tempo reale dei dati di misurazione con scan rate fino a 2,5kHz.
Un nuovo livello per la visione artificiale con le Smart Camera B60. Basate su un hardware ad alte prestazioni e combinate a una struttura altamente modulare, le nuove Smart Camera B60 permettono di realizzare ciò che finora era fattibile solo con sistemi di visione basati su PC, grazie alle nuove potenti prestazioni di calcolo. Che si tratti di applicazioni di rilevamento della posizione, di pattern matching, di rilevamento dell’oggetto, di misurazione o di lettura di codici, questi nuovi dispositivi, insieme a uniVision 3, sono in grado di svolgere compiti di elaborazione di immagine particolarmente complessi, in modo estremamente preciso e affidabile. Un’importante innovazione è rappresentata dalla possibilità di integrare all’interno di uniVision le librerie HALCON, al fine di favorire una parametrizzazione intuitiva e un settaggio semplice. Il montaggio rapido e senza attrezzi di moduli di illuminazione, filtri, obiettivi e altri componenti complementari consente di configurare le Smart Camera in modo semplice, permettendo così di ottimizzare di volta in volta l’acquisizione delle immagini. Disponibili nelle versioni con autofocus e illuminazione integrata (bianca, RGB o infrarosso) o con C-Mount, le nuove B60 possono essere adattate in modo individuale in base a specifiche esigenze di applicazione.
Una visione artificiale illuminata con la gamma wenglorTPL. Nel processo di elaborazione d’immagine, un’illuminazione di alta qualità è la chiave per avere immagini ancor più definite, affidabili e con un maggior contrasto. La serie di LED e diffusori ottici disposti nelle forme più disparate e, quindi, in grado di offrire fonti di luce differenziate a seconda dello specifico bisogno applicativo, completano le soluzioni wenglor per la machine vision, migliorandone le già eccellenti prestazioni. L’intera gamma wenglorTPL è disponibile in diverse custodie e dimensioni per adattarsi a un’ampia varietà di applicazioni e ambienti industriali. Troviamo, quindi, le Bar Lights per un’illuminazione potente e versatile, le Ring Lights per un’illuminazione ad alta intensità, le Dome Lights per l’ispezione di superfici irregolari, lucide o metalliche, le Flat Lights ideali per la retroilluminazione e, infine, le Flat Dome Lights per l’illuminazione di grandi aree. Per approfondimenti, wenglor vi aspetta a Mecspe Bari, dal 23 al 25 novembre, presso il Villaggio AIdAM, padiglione 19.
Nella foto in apertura: sensori induttivi ad anello con custodia divisibile