Addio al piombo sopra lo 0,25% nelle leghe

Eural Gnutti

 

Eural Gutti, azienda di riferimento mondiale nella produzione di semilavorati in alluminio, ha partecipato ai tavoli in Commissione Europea per affrontare il tema del piombo all’interno delle leghe metalliche, tra le quali anche l’alluminio. In autunno 2023 verrà ufficializzata la nuova classificazione del piombo in quanto a tossicità, ma sarà possibile garantirne una minima percentuale (0,25%) utile per permettere alle aziende di riciclare. Ce ne parla Giorgio Di Betta, Direttore Commerciale di Eural Gnutti.

“Attraverso un gruppo di lavoro formato dalle autorità nazionali competenti per i regolamenti REACH e CLP, denominato “Gruppo CARACAL (Competent Authorities for REACH and CLP), la Commissione Europea ha da poco deciso, il 22 maggio scorso, la nuova classificazione del livello di tossicità del piombo. Questo obbligherà le aziende che producono leghe che contengano piombo a generare una scheda di sicurezza nell’eventualità in cui il piombo sia presente per valori superiori a 0,025% obbligandole invece a lavorare sotto le direttive SEVESO qualora il piombo fosse superiore allo 0,25%. Questa cifra esclude in pratica tutte le leghe con il piombo che c’erano prima, in quanto le leghe da lavorazione meccanica partivano da un minimo di 0,20%. Il limite di 0,25% è stato quindi lasciato per fare in modo che il mondo industriale possa riciclare, partendo da rottami che contengano piombo e producendo leghe che, attraverso la diluizione con rottame privo di piombo e/o alluminio primario, lo contengano come impurità entro lo 0,25%. Noi di Eural Gnutti ci siamo sempre prodigati per la riduzione del piombo, ma ci siamo anche battuti affinché il riciclo venisse garantito. Ovvero abbiamo chiesto di lasciarci la possibilità di partire dai rottami che, ad oggi, contengono piombo in quanto finora è sempre stato usato, e tramite la diluizione potessimo produrre le oramai diffusissime leghe Eural Lead Free, ovvero con piombo limitato a 0,05%. In Eural, infatti, siamo riusciti ad ottenere leghe con lavorabilità eccezionale limitando il Pb addirittura a 0,05%, quindi un quinto di quanto concesso dalla Commissione. La nostra è un’applicazione particolarmente virtuosa dell’economia circolare, in cui partiamo da rottami “sporchi” per produrre prodotti “puliti” e, peraltro, altamente performanti. Inoltre, grazie all’uso di rottami, abbattiamo la CO2 e riduciamo l’uso di energia, anche questi fattori determinanti per uno sviluppo sostenibile.”

 

Eural Gnutti

Giorgio Di Betta, Direttore Commerciale di Eural

 

“In rappresentanza di Eural Gnutti – aggiunge Giorgio Di Betta – ho partecipato personalmente ad un incontro in Commissione Europea, dove ho esposto questi concetti chiedendo la possibilità di poter riciclare i prodotti in alluminio, ovvero di concedere il famoso limite dello 0,25% nei prodotti finiti. In caso contrario, se il valore del piombo fosse stato dello 0,0025%, come invece suggeriva la stessa Commissione Europea, non sarebbe stata possibile nessun tipo di circolarità.”

“Siamo stati ascoltati e questa stessa riunione ha contribuito alla nuova classificazione del piombo, che sarà ufficializzata in autunno 2023. Nel documento verrà quindi specificato che la quantità massima di piombo nelle leghe sarà dello 0,25%. Questo ci permetterà dunque di riciclare ciò che troviamo sul mercato del fine vita dei prodotti (End of Life) e di convertirli in prodotti nuovi che abbiano un valore di piombo entro lo 0,25%. Per quanto ci riguarda, le nostre leghe Eural Lead Free hanno un valore massimo di piombo addirittura dello 0,05% e quindi siamo abbondantemente sotto questo limite.”

“Per noi questa è una straordinaria vittoria perché abbiamo sempre lottato per abbassare il livello di piombo, senza però volerlo portare allo zero assoluto, dato che, in tal caso, non avremmo potuto più riciclare. Adesso possiamo dire che Eural Gnutti, oltre ad essere protagonista con le proposte di leghe Lead Free in qualità di maggior produttore, è anche in prima linea nei tavoli di discussione in Commissione Europea”.

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