ENEA mette in campo 5,5 milioni di euro in tre anni per finanziare il Proof of Concept (PoC), il programma interno finalizzato a ridurre la distanza fra ricerca e applicazione industriale. Il 12 maggio sarà pubblicato sul sito ENEA il primo bando per un importo di circa mezzo milione di euro, destinato a cofinanziare lo sviluppo di tecnologie ENEA in collaborazione con le imprese che manifesteranno il proprio interesse entro il 9 giugno 2023. Questo primo investimento si avvale delle risorse messe a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) nell’ambito del PNRR e va ad aggiungersi ai 5 milioni di fondi interni ENEA – 1 milione ulteriore nel 2023, 2 milioni nel 2024 e 2 nel 2025 – che saranno utilizzati sempre per finanziare progetti PoC con le imprese.
In questo primo bando le aziende potranno esprimere interesse allo sviluppo di tecnologie scelte tra circa 50 brevetti ENEA, dalle scienze dei materiali fino alle biotecnologie, di cui circa il 40% dispone di protezione della proprietà intellettuale anche a livello internazionale. Alle imprese che cofinanzieranno i progetti, contribuendo almeno al 10% dei costi del progetto PoC prescelto, verrà concesso un diritto di opzione, a titolo gratuito, sulla licenza esclusiva del brevetto sviluppato e degli ulteriori eventuali risultati.
“La logica di base del programma PoC è quella di favorire la collaborazione win-win tra i diversi attori coinvolti nel processo di sviluppo fin dalle fasi embrionali di definizione di una tecnologia”, commenta Gaetano Coletta, responsabile del Servizio Offerta e valorizzazione servizi di innovazione della Direzione ENEA di Innovazione e sviluppo. “Attraverso un approccio di open innovation, è possibile aumentare le probabilità di adozione dei risultati della ricerca pubblica da parte del mondo produttivo e per i partner industriali di minimizzare il rischio di mercato a cui le imprese sono esposte, soprattutto nelle fasi embrionali di sviluppo di una nuova tecnologia”,
Istituito nel 2018, il programma PoC dell’ENEA ha finanziato finora con oltre 1,6 milioni di euro lo sviluppo di 36 progetti con partner industriali, mirando alla creazione di partnership strategiche per l’innovazione. Tra i casi di successo conseguiti finora: il nuovo materiale per l’edilizia BIOAERMAC, altamente isolante e resistente, creato a partire da prodotti di scarto dell’industria chimica, grazie alla collaborazione con l’azienda italiana Fluorsid SpA, esperta nella produzione di derivati inorganici del fluoro; il progetto ASCANIO per la realizzazione di una rete di sensori-sentinella a salvaguardia di territorio e infrastrutture, quali ponti, dighe e viadotti, che darà vita ad uno spin-off ENEA a cui partecipano anche i partner industriali Earth System Srl e GEI Srl; il processo per produrre glutine detossificato, adatto ad alimenti per celiaci e intolleranti, con proprietà nutrizionali e organolettiche superiori a quelle dei prodotti gluten free attualmente sul mercato.