Assindustria Venetocentro: costi delle imprese in rialzo fino a + 572%

Assindustria Venetocentro

Il trend del prezzo delle commodity salito in misura abnorme per tutto il 2021, tocca nuovi record. Il rincaro del gas in particolare è balzato a dicembre a +572% dal valore pre-crisi (2019), l’incremento maggiore. E tira dietro anche l’aumento del prezzo dell’energia elettrica, mediamente quadruplicato rispetto a inizio anno (+411%) con punte anche maggiori. Rincari non recuperabili sui listini industriali, con effetti pesanti sugli equilibri finanziari e la marginalità delle aziende. Le previsioni ad oggi, in un contesto mondiale di forti rialzi e tensioni geopolitiche, sono che i prezzi delle commodity (metalli, tessili, alimentari) possano mantenersi su questi livelli almeno fino ad aprile 2022 e per il gas e l’energia ritornare a livelli normali dopo il 2023. Mentre incombe dal 1° gennaio una nuova stangata sulle bollette di gas e luce (+61% e +48% nelle stime Nomisma Energia), al netto dei benefici parziali delle misure adottate dal Governo.

“Siamo nel pieno di una drammatica crisi energetica che colpisce tutti i settori manifatturieri. Uno shock insostenibile per alcuni comparti in assenza di interventi immediati. Si rischia la sospensione temporanea dell’attività di molte aziende, soprattutto energivore e quelle di minore dimensione, per eccesso di costi e la consistente riduzione delle marginalità”. A lanciare l’allarme è Leopoldo Destro, Presidente di Assindustria Venetocentro che associa oltre 3.500 imprese manifatturiere e dei servizi innovativi delle province di Padova e Treviso.

“La ripresa economica mondiale che spinge la domanda di energia, la speculazione finanziaria, il quadro geopolitico con le forti tensioni con i Paesi fornitori di gas e l’eccesso di richiesta, necessaria in questa fase, le scelte sulla transizione energetica e il loro impatto», ha commentato Destro.

Per il sistema produttivo italiano nel complesso, questo si è tradotto in un aumento esponenziale degli esborsi per la fornitura di gas ed energia elettrica, passati da 8 miliardi di euro nel 2019 a 21 miliardi nel 2021 e che arriveranno a 37 miliardi nel 2022.

“Numeri che descrivono una situazione sempre più emergenziale, anche nel nostro territorio, insostenibile per qualsiasi realtà produttiva senza un piano di politica industriale ben strutturato e un pacchetto di misure organiche contro il caro-energia, che metta al centro questo tema come prioritario per la sopravvivenza delle aziende, l’occupazione, lo sviluppo del nostro territorio e del Paese. Oltre a una transizione non velleitaria ma economicamente e socialmente sostenibile”, aha aggiunto il Presidente. “I 3,8 miliardi stanziati finora per fronteggiare l’emergenza – sottolinea Destro – non sono sufficienti nella misura in cui sono indirizzati prevalentemente alle utenze residenziali. Va adottata una politica industriale diversa e strutturale per ridurre l’esposizione dell’Italia a questi tsunami e la dipendenza dall’import. E mettere subito in campo misure straordinarie per affrontare l’emergenza. Come, ad esempio, lo sfruttamento dei nostri giacimenti di gas aumentando i prelievi in tempi rapidi e rilasciando il gas al sistema industriale a prezzi calmierati. L’introduzione di agevolazioni fiscali importanti sugli oneri di sistema, come accade in Germania e Francia, e l’aumento della remunerazione del servizio di interrompibilità del settore elettrico e del gas. Oltre ad un’azione compatta in Europa, eliminando le barriere tariffarie che ostacolano la creazione del mercato unico, raffreddando i prezzi delle emissioni di Co2, e lavorando alla creazione di stoccaggi integrati europei come proposto dal Premier Mario Draghi”.

Un aiuto concreto e immediato alle imprese viene da Assindustria Venetocentro, che attraverso la piattaforma digitale APPIA realizzata con Prometèia, mette a disposizione gratuitamente il dettaglio dei prezzi in tempo reale, le serie storiche e soprattutto le previsioni sui prezzi e i mercati di oltre 70 materie prime (compresa la componente energia), a supporto delle strategie di approvvigionamento. Dal debutto il 10 novembre scorso, sono già 400 le aziende associate che la utilizzano.

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