Grazie a formazione continua, macchine all’avanguardia e digitalizzazione dei processi, Chiari Bruno incrementa ulteriormente la precisione, la velocità e la gamma delle lavorazioni.
di Eva De Vecchis e Alessandro Bignami
Da oltre 50 anni Chiari Bruno è riconosciuta come un partner di riferimento nel settore del taglio dei profilati estrusi. E cresce la sua importanza anche nell’ambito delle lavorazioni post-taglio. Le persone, formate continuamente e coinvolte nelle decisioni strategiche, insieme alle tecnologie d’avanguardia sono i fattori chiave dell’affermazione di Chiari Bruno, che ha la capacità di creare offerte differenziate con un denominatore comune rappresentato da qualità, velocità e prezzo competitivo. Roberta Chiari, Presidente del CDA, e Domenico Codoni, Socio e Amministratore, spiegano a La Subfornitura come l’azienda sta rispondendo alla ripresa del mercato e su quali obiettivi si sta concentrando.
Qual è la situazione del settore? Percepite anche dal vostro punto di osservazione una ripresa della domanda?
Roberta Chiari: La situazione del settore è caotica in questo periodo. C’è una domanda importante, l’economia è in ripresa, anche se gli ordini arrivano spesso in modo concitato e soddisfarli può essere faticoso. Ci organizziamo day-by-day perché una programmazione precisa delle consegne è ancora complicata, specialmente nel settore della lavorazione delle materie prime: per esempio l’alluminio risente dell’esplosione della domanda e i tempi di approvvigionamento di materiale sono molto lunghi. In realtà, questa situazione incide meno su noi terzisti, perché riceviamo il materiale direttamente dal cliente. La sfida semmai è compensare l’imprevedibilità e i ritardi della disponibilità del materiale accorciando i tempi di lavorazione e di consegna dei pezzi. Finora i risultati ci hanno soddisfatto pienamente, avendo registrato un’impennata del fatturato.
La crescita ha portato anche a un aumento del personale?
Roberta Chiari: Sì, abbiamo investito nell’inserimento e nella formazione di nuovi addetti, raggiungendo quasi le 50 unità, con un aumento del 15% rispetto a inizio anno. Abbiamo assunto nuovo personale, che non è così facile da reperire nel nostro territorio, e lo stiamo formando in ottica di avere figure tecniche interne qualificate per la gestione delle tecnologie per le lavorazioni ad alto valore aggiunto. Le persone sono infatti al centro della nostra impresa. A loro dedichiamo progetti di formazione mirata, volti alla crescita professionale e umana. Abbiamo ideato a tal proposito la Chiari Bruno Academy che, attraverso corsi e video su piattaforme digitali, consente ai nuovi assunti di conoscere fin da subito il funzionamento dei diversi reparti. Oltre alla tecnologia, il fattore critico per il nostro successo è dunque il capitale umano. Abbiamo collaboratori motivati e responsabili, in grado di prendersi in carico le problematiche e di aiutarci in modo efficace nel supporto ai clienti.
Il rialzo dei costi di energia e trasporti sta avendo degli effetti sul vostro lavoro?
Domenico Codoni: Rispetto a poco tempo fa, anche da parte nostra l’attenzione al consumo energetico è decisamente aumentata. Diventa strategico, per esempio, dotarsi di macchine con pannelli che monitorano i consumi e programmano la manutenzione predittiva, ottimizzando le prestazioni. Anche per queste ragioni, dopo la pausa del 2020, quest’anno abbiamo ripreso a investire massicciamente in tecnologie innovative, sfruttando gli incentivi previsti per l’Industria 4.0.
Su quali macchinari, in particolare, avete investito recentemente?
Roberta Chiari: Abbiamo acquistato tre sistemi di taglio ad alta tecnologia, che ci consentono di eseguire tagli ad altissima precisione anche su profili di medie e grandi dimensioni, con tolleranze molto ristrette ed elevata velocità di esecuzione. Con queste macchine riusciremo a mitigare ulteriormente le lungaggini legate alla disponibilità di materia prima e all’estrusione dei materiali.
In quali settori, attualmente, la vostra attività di taglio è stata maggiormente impegnata?
Roberta Chiari: Dal comparto alimentare abbiamo ricevuto molte richieste e commesse importanti, relative in special modo alla produzione di macchinari professionali per bar e ristoranti: l’impennata è legata probabilmente al cambio di tecnologia che il settore sta vivendo, passando dall’utilizzo di alluminio pressofuso all’estruso. Un altro settore in fermento è quello medicale e delle attrezzature ospedaliere, come i carrelli per la distribuzione dei medicinali, per ambulanze, aree di pronto soccorso e di terapia intensiva. Infine abbiamo avuto ottimi riscontri nel settore arredamento ed edilizia, perfino nell’ambito della componentistica destinata alla costruzione di grattacieli. Stanno andando bene anche i settori movimentazione terra, automazione industriale, manipolazione, illuminazione, dissipatori e componenti per motori elettrici. Per noi è importante diversificare, per compensare eventuali fluttuazioni dei singoli mercati.
Come state rispondendo alla richiesta di tempi di consegna sempre più stretti?
Domenico Codoni: Abbiamo da poco attivato un servizio express per la consegna di pezzi tagliati entro 48 ore e dei semilavorati entro una settimana. Quando un’azienda si rivolge a Chiari Bruno deve sapere di poter contare su una lavorazione precisa, ben eseguita, veloce. La mission è quella di dare tranquillità ai nostri clienti. La consegna in 48 ore è il risultato di uno studio approfondito di ogni fase della gestione dell’ordine e del processo, oltre che di tutti i passaggi logistici. Per rispondere all’incremento della domanda abbiamo anche attivato in modo continuativo, per alcune lavorazioni, il terzo turno di lavoro, investendo ancora una volta sul personale e sulla loro formazione.
La domanda per le lavorazioni ad alta precisione è ulteriormente aumentata?
Roberta Chiari: Sì, continua a crescere, tanto che i nostri macchinari funzionano a pieno regime. Oggi abbiamo a disposizione oltre 15 macchine di taglio e tre centri di lavoro CNC, due a barra lunga e uno a barra corta. Investiremo ancora al fine di ampliare la gamma delle lavorazioni, abbreviando la catena di fornitura verso il cliente finale. Siamo da sempre specializzati e rinomati per le prestazioni nel taglio, ma nel tempo si sono aggiunte richieste anche per altre successive lavorazioni: per questo abbiamo riflettuto sull’opportunità di allargare e potenziare il range delle produzioni post-taglio, come lavorazioni CNC, burattatura, tranciatura, identificazione per la tracciabilità, lavaggio e assemblaggio.
L’incerta situazione dell’automotive vi preoccupa?
Roberta Chiari: Per noi la filiera automobilistica è importante, rappresenta una buona quota del fatturato. La situazione delle problematiche indirette del settore, come la scarsità di componenti elettronici, ci mette in apprensione. In questo momento la relativa calma di quel comparto ci consente di dedicare maggiori energie ai settori ora in crescita, ma auspichiamo che nel 2022 la situazione torni alla normalità. Stiamo infatti valutando nuovi investimenti per essere pronti quando l’automotive ripartirà.
Quali sono i punti di forza del vostro servizio?
Domenico Codoni: I nostri punti di forza vengono riassunti nella Value Proposition, la proposta di valore ad hoc formulata per venire incontro alle esigenze specifiche delle principali categorie di clienti a cui ci rivolgiamo: gli estrusori, i clienti brand (ovvero gli utilizzatori a valle della filiera) e le officine meccaniche. Gli irrinunciabili punti in comune fra le tre differenti creazioni di valore sono: performance di qualità, velocità di consegna e prezzo competitivo, oltre alla capacità di gestire quantità molto elevate di componenti tagliati e lavorati. Per contenere il prezzo mettiamo sul tavolo anche il nostro know-how nel trattamento del materiale ricevuto, che viene monitorato, inventariato e gestito al fine di ottenere il più alto numero di pezzi nel più breve tempo e con il minor sfrido possibile. Su alcuni componenti di piccole dimensioni riusciamo a recuperare anche il 30% del materiale, rispetto ad una gestione e una tecnologia tradizionale. E poi offriamo una serie servizi legati all’Industria 4.0 che, per dir la verità, noi pratichiamo già dai primi anni Duemila, attraverso la comunicazione fra i macchinari messi in rete e il monitoraggio in tempo reale delle lavorazioni. Velocità, qualità e prezzo rappresentano dunque i tre mattoni fondamentali di ogni offerta. Su questa base costruiamo poi dei servizi specifici a misura della richiesta e della tipologia del cliente.
Per esempio?
Domenico Codoni: Per venire incontro a chi è sensibile alle problematiche della logistica, abbiamo creato un’app attraverso la quale il conducente del mezzo di trasporto in arrivo può prenotare con lo smartphone uno slot di carico e scarico che gli dà la priorità sugli altri mezzi, con il vantaggio di risparmiare il suo tempo e di consentire a noi una migliore organizzazione del magazzino. Il cliente brand tende invece a fare programmazioni annuali e ha altre esigenze da soddisfare. Per l’estrusore è infine determinante la differenziazione del prodotto, che richiede tante offerte mirate, elevata reattività e capacità produttiva. L’obiettivo è costruire delle partnership consolidate nel tempo. Cerchiamo di trasmettere questi punti di forza anche nel corso degli incontri con i nostri clienti durate i quali illustriamo la proposta di valore più adatta ai loro obiettivi. In queste occasioni vogliamo che l’interlocutore comprenda di essere completamente supportato da noi. Il nostro scopo è quello di dare tranquillità al cliente e di permettergli di concentrarsi sul proprio core business.
Come chiuderete l’anno e che prospettive avete per il 2022?
Roberta Chiari: Dopo un anno complesso come il 2020, segnato dalla pandemia, chiuderemo il 2021 con una crescita di fatturato di oltre il 13% rispetto al 2019. Per il 2022 ci auguriamo di mantenere il fatturato di quest’anno, ma è ancora difficile fare delle previsioni.
Ci sono degli aspetti della vostra organizzazione o dei vostri processi lavorativi che vorreste migliorare ulteriormente?
Roberta Chiari: Punteremo ancora su digitalizzazione e formazione. Siamo interessati anche a raccogliere il feedback sul clima aziendale, al fine di migliorare ulteriormente l’organizzazione. Le decisioni non sono calate dall’alto, ma presuppongono il costante coinvolgimento degli operatori nella definizione della strategia aziendale. Sotto il profilo dei processi, continueremo a investire molto sulle tecnologie per il taglio, sul quale siamo fortemente riconosciuti, e per il post-taglio. Il ragionamento è semplice: oggi tagliamo circa 24 milioni di pezzi all’anno, ma solo su una minima parte eseguiamo le lavorazioni successive. Questo significa che abbiamo grandi potenzialità di incremento della produzione post-taglio.