Fraunhofer: gli imballaggi riutilizzabili IFCO riducono del 62% le emissioni di carbonio

IFCo cassette riutilizzabili

 

Una nuova valutazione indipendente del ciclo di vita (LCA) conferma che, nelle metriche chiave relative alla sostenibilità, le cassette riutilizzabili IFCO (RPC) vantano prestazioni di gran lunga superiori rispetto agli imballaggi monouso. IFCO, azienda esperta a livello globale in soluzioni d’imballaggio riutilizzabili per generi alimentari freschi, ha incaricato il Fraunhofer Institute for Building Physics (Fraunhofer IBP) di condurre uno studio comparativo conforme agli standard internazionali.

Lo studio ha confermato che, prendendo in esame l’intero ciclo di vita degli imballaggi monouso e delle RPC IFCO, queste ultime vantano un’impronta di carbonio nettamente inferiore e consentono quindi di tutelare le risorse naturali. I risultati riflettono l’impegno pluriennale di IFCO nel migliorare costantemente la propria efficienza, incrementando i vantaggi ambientali del proprio modello circolare di pooling. Infatti, attraverso lo SmartCycle e il modello a economia circolare su cui questo si basa, IFCO aiuta tutti i suoi partner a rendere più sostenibile la loro supply chain dei generi alimentari freschi.

 

Un’impresa a impatto zero

Sebbene condurre LCA comparative sia un compito complesso, si rivela anche una componente essenziale della strategia ESG di IFCO al fine di . Tali studi aiutano a identificare e delineare i fattori che contribuiscono alla decarbonizzazione, elementi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi di IFCO di diventare un’impresa a zero consumo di energia e a zero generazione di scarti entro il 2040.

Tutti i traguardi da noi prefissati sono esaminati nel dettaglio nel Programma di IFCO per l’azzeramento delle emissioni nette, che, tra gli obiettivi principali, convalidati dalla Science Based Targets Initiative (SBTi), comprende anche la riduzione della produzione di gas serra entro il 2031.

Questa nuova LCA illustra i seguenti benefici ambientali della gamma europea di RPC IFCO rispetto agli imballaggi monouso:

  • La riduzione del 69% del consumo d’acqua
  • La riduzione del 96% della generazione di scarti
  • La riduzione del 59% del consumo di energia
  • La riduzione fino al 62% di CO2, sinonimo di un miglioramento rispetto al 60% del 2018

 

Una valutazione promettente

“La disponibilità di dati scientificamente verificati in merito alla sostenibilità dei nostri imballaggi riutilizzabili, a confronto con gli imballaggi monouso, offre ai nostri clienti la certezza che le RPC IFCO siano la scelta migliore per le proprie supply chain”, commenta Iñigo Canalejo, Vice Presidente ESG e Strategic Marketing presso IFCO. “Questa recente valutazione del ciclo di vita conferma come i nostri costanti interventi di miglioramento si riflettano in risultati efficaci e misurabili. Riducendo del 62% le emissioni di carbonio, in parallelo ad un notevole risparmio di acqua, energia e risorse, le RPC IFCO si rivelano indispensabili per la sostenibilità delle supply chain dei generi alimentari freschi”.

Commissionata da IFCO, la valutazione comparativa del ciclo di vita del 2024 aggiorna quindi lo studio condotto nel 2018 dal Fraunhofer IBP e trova fondamento nella prima LCA condotta nel 2004. Queste valutazioni sono strumenti vitali per misurare il progresso e per individuare potenziali margini di miglioramento volti alla riduzione dell’impatto ambientale del sistema di pooling di IFCO nonchè all’ottimizzazione degli imballaggi riutilizzabili dei generi alimentari freschi.

Condotta dal rinomato Fraunhofer IBP, questa LCA soddisfa gli standard ISO 14040 e ISO 14044, garantendo un’analisi accurata degli impatti ambientali, dall’estrazione delle materie prime fino al loro smaltimento. I risultati sono stati rivisti da una commissione di esperti indipendenti, assicurando la credibilità delle conclusioni, soddisfacendo così la crescente domanda di trasparenza sull’impatto ambientale di prodotti e servizi.

Share Post