Strumenti radar e radiometrici per lo svolgimento regolare dei processi

Vega

 

La collaborazione di Yisheng Petrochemical con VEGA è iniziata quasi 20 anni fa, poco dopo l’avvio della produzione di acido tereftalico nella provincia cinese di Zhejiang. Nel frattempo, si è consolidata una partnership apprezzata da entrambe le parti.

 

Anche se l’acido tereftalico (in inglese: Purified Terephthalic Acid, PTA) è poco noto ai più, ciascuno di noi ha certamente già avuto a che fare con questa sostanza. Circa il 90% della produzione annua mondiale di acido tereftalico viene infatti impiegato per la produzione di polietilene tereftalato (PET), una materia plastica largamente impiegata per gli imballaggi alimentari, in particolare per le bottiglie per bevande. L’acido tereftalico trova inoltre impiego nella produzione di polibutilene tereftalato (PBT), un materiale termoplastico appartenente alla famiglia dei poliesteri impiegato nel settore automobilistico (vano motore), e di poliammidi aromatiche impiegate nelle fibre aramidiche ad elevata resistenza allo strappo. Anche VEGA apprezza molto questa materia plastica e la impiega in gran parte delle custodie dei sensori in resina, poiché il materiale si contraddistingue per l’elevata resistenza chimica e termica.

Lo specialista di acido tereftalico è l’azienda cinese Yisheng Petrochemical Co., che dalla sua fondazione nel 2003 ha conquistato progressivamente il mercato mondiale e che nel suo stabilimento di Ningbo, nella provincia di Zhejiang, produce acido tereftalico a elevato grado di purezza. Nel corso degli anni sono stati avviati anche altri quattro progetti legati al PTA. L’azienda ha investito tra l’altro nella Dalian Yisheng Factory e nella Hainan Yisheng Factory.

 

Vega

Nella sede di Yisheng Petrochemical a Ningbo, in Cina, prestano servizio oltre 500 strumenti di VEGA, come il sensore radar VEGAFLEX 81 e il VEGASWING 63.
In apertura: Sensore radar VEGAPULS 69

 

Una collaborazione pluriennale

L’azienda collabora con VEGA dal 2004. Per la misura di livello radar impiega per esempio esclusivamente sensori dell’azienda tedesca. “Abbiamo dovuto gestire situazioni difficili già nel quadro della penetrazione del mercato, per cui nel corso del primo progetto di Yisheng Petrochemical è iniziato a circolare una sorta di proverbio”, spiega Du Daquan, responsabile tecnico presso Yisheng Petrochemical. “Impiega prodotti di VEGA e tutto filerà liscio. Senza VEGA va tutto storto”. Allora l’azienda era in contatto con un’altra impresa in corso di costituzione, che aveva deciso di impiegare sensori più economici che creavano problemi continui, impedendo pertanto la realizzazione concreta del progetto.

Mentre all’inizio per il montaggio dei primi sensori l’azienda si è avvalsa del supporto di ingegneri di VEGA, nel frattempo tutte le installazioni sono eseguite da Yisheng Petrochemical. “Abbiamo imparato molto dal know-how di VEGA”, spiega Du Daquan, elencando i principali argomenti a favore di VEGA. “Gli strumenti di misura sono molto compatti e semplici da installare. L’interfaccia utente è intuitiva ed è possibile eseguire tutte le impostazioni con la massima semplicità”.

Nella sede di Ningbo prestano servizio oltre 500 strumenti di VEGA, come i sensori radar VEGAPULS 68, VEGAPULS 69, VEGAPULS 64, VEGAFLEX 81, l’interruttore di livello a vibrazione VEGASWING 63 e gli strumenti di misura radiometrica SOLITRAC 31 per la misura di livello e MINITRAC 31 per la misura di densità. “Nel frattempo impieghiamo la quarta generazione di strumenti di misura radar, mentre per quanto riguarda i collaboratori di VEGA finora abbiamo conosciuto due sole generazioni”, aggiunge Du Daquan.

Un ulteriore vantaggio: proprio grazie alla robustezza dei sensori, il carico di lavoro per gli operatori e i tecnici degli strumenti di misura in termini di manutenzione e assistenza è stato notevolmente ridotto. I sensori ultrasonori per la misura continua di livello funzionano senza problemi fin dalla loro installazione nel lontano 2004.

 

Vega

Sensore radar VEGAFLEX 81

 

 

Ossidazione e raffinazione

In generale, gli impianti PTA sono composti da due unità principali: una per l’ossidazione e una per la raffinazione. Nell’unità di ossidazione si svolge il processo di ossidazione catalitica, in cui dall’ossidazione di p-xilene si ottiene acido tereftalico grezzo (CTA). Dopodiché si svolgono una seconda ossidazione, la cristallizzazione, una prima miscelazione (filtrazione), l’essiccamento e il successivo trasporto pneumatico all’unità di raffinazione, in cui avvengono le ulteriori fasi di lavorazione.

I sensori VEGA sono impiegati in entrambi i processi, ossia nel reattore di ossidazione e nelle successive fasi di lavorazione. Nel reattore di ossidazione, sensori radiometrici sorvegliano ad esempio la quantità di catalizzatori aggiunti al processo. Presentano il vantaggio di effettuare la misura senza contatto dall’esterno e di lavorare indipendentemente dalle condizioni di processo. Quasi il 90% dei processi è controllato automaticamente. Ciascuno richiede grande precisione, per escludere ripercussioni negative sulla qualità del prodotto. Gli strumenti devono affrontare sfide di diverso tipo, come temperature elevate comprese tra 100°C e 310°C, pressioni fino a 600 bar, nonché adesioni. È inoltre necessario tener conto della resistenza chimica.

Un altro sito d’impiego è il deposito del prodotto finale, in cui è stato utilizzato per molti anni un sistema elettromeccanico a tasteggio. Questo sistema era ormai un po’ obsoleto e a causa della meccanica comportava imprecisioni relativamente al rapporto percentuale e all’altezza. Di conseguenza, l’impianto richiedeva frequenti interventi di manutenzione e il montaggio e lo smontaggio risultavano difficoltosi. Oggi il livello del prodotto nei serbatoi e il riempimento fino al bordo superiore sono sorvegliati da sensori radar VEGA. “Per noi è stato molto utile poter provare sul posto il VEGAPULS 69 per 14 giorni prima della sostituzione degli strumenti di misura. In seguito agli ottimi risultati ottenuti, abbiamo deciso di lasciare installato il VEGAPULS 69”, spiega Du Daquan.

 

Vega

 

Insieme verso l’obiettivo

Ciò che conta però non è solo la tecnologia. Yisheng Petrochemical apprezza anche la fiducia reciproca, lo stretto contatto con gli ingegneri di VEGA, la semplicità della procedura di acquisto e l’affidabilità del servizio clienti. “Abbiamo la possibilità di testare nuovi prodotti subito dopo il loro lancio sul mercato”, spiega Du Daquan. “Lo abbiamo fatto ad esempio dopo la revisione degli strumenti di misura radiometrica@. Dopodiché, questi ultimi sono stati subito impiegati in un nuovo progetto che prevede la produzione di tre milioni di tonnellate all’anno di acido tereftalico. Per questo Yisheng Petrochemical confida senz’altro nel proseguimento dell’ottima collaborazione con VEGA, non da ultimo in considerazione della crescente automazione degli impianti di processo che richiede sensori intelligenti e affidabili.

Share Post